CATANZARO I componenti di un equipaggio della polizia penitenziaria, che stava conducendo come disposto dal Dap un detenuto internato estradato dalla Germania da Rebibbia a una residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza (Rems) di Cosenza, è stato costretto a dormire nel furgone dopo che il detenuto non è stato accolto dalla struttura. Lo denuncia il sindacato di polizia penitenziaria Osapp.
«La Rems già aveva informato – afferma Leo Beneduci, segretario generale Osapp – che non aveva disponibilità ma la traduzione è stata fatta partire lo stesso. Ieri sera la traduzione è arrivata alla Rems che non ha preso in carico l’internato e il Nucleo traduzioni e piantonamento del provveditorato di Catanzaro a firma del Provveditore Cinzia Calandrino non ha trovato soluzioni né ha preso in carico l’internato. Il personale del Nucleo traducente è ancora bloccato a Catanzaro e questa notte hanno dormito col detenuto dentro al furgone nella porta carraia del Provveditorato».
Per Beneduci «il fatto è l’ennesima dimostrazione di due fallimenti: il primo riguardante la storia delle Rems che avrebbero dovuto sostituire gli ospedali psichiatrici giudiziari mentre nella realtà attesa la limitatezza dei posti i ricoveri o gli alloggiamenti avvengono con estrema lentezza ed è la polizia penitenziaria a doversi fare carico, o piantonando i soggetti presso i nosocomi ovvero accompagnando i soggetti presso apposite sezioni nel frattempo istituite. L’altro fallimento invece riguarda la disorganizzazione estrema gravissima anche dispendiosa da parte degli organi dell’amministrazione penitenziaria».
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