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Rogo di Santa Caterina, convalidato l’arresto del piromane

SANTA CATERINA ALLO JONIO È stato convalidato l’arresto in flagranza, eseguito il 17 settembre, di Giovanni Russo di S. Caterina sullo Jonio responsabile di incendio boschivo doloso.Al termine dell…

Pubblicato il: 19/09/2017 – 16:26
Rogo di Santa Caterina, convalidato l’arresto del piromane

SANTA CATERINA ALLO JONIO È stato convalidato l’arresto in flagranza, eseguito il 17 settembre, di Giovanni Russo di S. Caterina sullo Jonio responsabile di incendio boschivo doloso.
Al termine dell’udienza, con la convalida dell’arresto, e disposto il rinvio a giudizio, Russo è stato rimesso in libertà.
L’uomo era stato arrestato in flagranza di reato nel pomeriggio del 17 settembre dai carabinieri forestali della stazione di Davoli, in località Lonzo del comune di S. Caterina, durante uno dei numerosi servizi effettuati in questa stagione. 

 

COLTO SUL FATTO In particolare, i carabinieri, partendo dall’analisi dei dati e degli incendi verificatesi nel periodo, oltre a effettuare i rilievi e gli accertamenti sugli incendi recenti verificatesi in zona, hanno individuato in lontananza del fumo e, procedendo ed avvicinandosi con discrezione, hanno individuato Russo, intento ad appiccare il fuoco tramite numerosi mucchietti erba secca (ne sono stati contati almeno 6) lungo un impluvio tra due versanti, in modo tale che il fuoco si potesse propagare con la maggiore velocità ed estensione possibile.
I militari hanno bloccato l’incendiario, e contemporaneamente, è stato richiesto l’intervento anche di una autobotte del servizio antincendi della Regione Calabria, che è riuscita a domare le fiamme poco prima che le stesse raggiungessero un bosco costituito da querce e da macchia mediterranea.
Dalla perquisizione effettuata su Russo è stato rinvenuto e sequestrato l’accendino utilizzato per appiccare l’incendio, nonché della sostanza stupefacente, verosimilmente per uso personale.
Secondo gli inquirenti, la motivazione che avrebbe spinto l’indagato ad appiccare l’incendio è riconducibile alla propria attività agro-pastorale.  

 

 

I PERICOLI DEL ROGO Di particolare rilievo il contesto ambientale in cui il soggetto ha innescato l’incendio, costituito da un’area con folta vegetazione erbacea e arbustiva, ad elevatissima suscettibilità a bruciare, su terreni impervi e con pendenza tale da favorire, con l’eliminazione della vegetazione boschiva, i successivi fenomeni di erosione molto temuti dopo il passaggio del fuoco.

Anche se le condizioni climatiche attuali hanno consentito una attenuazione del fenomeno, continuano comunque senza sosta le attività di repressione e di contrasto dei Carabinieri forestali, finalizzati sia alla repressione di ulteriori incendi, sia per completare le indagini e i rilievi tecnici su tutti gli incendi boschivi di questa terribile stagione estiva.

Infatti, l’arresto effettuato partendo dalla prosecuzione degli accertamenti sugli incendi verificatesi nella zona, ha consentito di individuare in flagranza un nuovo tentativo di incendio.

 Oltre alla repressione in flagranza, una particolare attenzione viene dedicata dall’Arma ai rilievi, la perimetrazione di ogni singolo incendio occorso e alla sua sovrapposizione catastale, che può costituire, accanto alle finalità prettamente investigative e di polizia giudiziaria, un efficace supporto all’attuazione delle limitazioni e dei vincoli previsti dalla legge sugli incendi boschivi, in materia di taglio dei boschi, di esercizio della caccia e del pascolo, e della modifica della destinazione d’uso dei terreni percorsi dal fuoco.

 

 

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