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Celico, lo stop alla discarica «è solo una tregua»

Dopo la «prima estate senza puzza» per le popolazioni della Presila cosentina, dalla Regione è arrivato un nuovo stop alla discarica di Celico. La sospensione dei conferimenti nell’impianto privato…

Pubblicato il: 20/09/2017 – 8:51
Celico, lo stop alla discarica «è solo una tregua»

Dopo la «prima estate senza puzza» per le popolazioni della Presila cosentina, dalla Regione è arrivato un nuovo stop alla discarica di Celico. La sospensione dei conferimenti nell’impianto privato di recupero e smaltimento di rifiuti non pericolosi ubicato in località San Nicola, infatti, è stata prorogata per altri 60 giorni, dopo i primi tre mesi di stop decisi il 21 giugno scorso, con una serie di prescrizioni indirizzate al gestore. Il nuovo provvedimento del dipartimento Ambiente ha però suscitato reazioni non proprio univoche: se da un lato alcuni sindaci, pur con toni prudenti, si sono affrettati a ringraziare il presidente della Regione, dall’altro i cittadini riuniti nel Comitato ambientale presilano hanno fatto sapere che in sostanza dalla Cittadella si sono limitati a reiterare la sospensione assegnando «i compiti per le vacanze» al gestore privato che, una volta assolte le prescrizioni, potrà riaprire l’impianto. Un dato a cui si aggiunge, come riportato qui dal Corriere della Calabria, la previsione della Regione di adoperare, per il 2018, anche l’impianto per il trattamento dell’umido associato alla discarica di Celico ipotizzando un costo di gestione per il conferimento di 297mila euro.

IL SINDACO: OLIVERIO SENSIBILE AL PROBLEMA «Il blocco dell’attività della discarica di Celico è stato prorogato per almeno altri 60 giorni o comunque fino a quando la società che gestisce il sito non avrà ottemperato alle nuove prescrizioni formulate dalla Regione Calabria. Il presidente Oliverio – afferma il sindaco di Rovito, Felice D’Alessandro – da sempre attento e sensibile alle esigenze dei territori, sta portando avanti con rigore e determinazione un processo complesso e difficile, per nulla scontato quindi, volto a risolvere definitivamente la problematica che assilla ormai da anni le nostre popolazioni che hanno il sacrosanto diritto di respirare aria pulita e salubre. In quest’azione coraggiosa il Comune di Rovito continuerà ad affiancare la Regione Calabria al fine di tutelare la salute pubblica e per salvaguardare l’ambiente che ci circonda e che rappresenta un patrimonio di inestimabile valore. A tal fine ci stiamo preparando, con i nostri tecnici, ed in perfetta sintonia con tutte le altre amministrazioni municipali dei Comuni interessati alla problematica, ad affrontare il ricorso al Tar presentato dalla Mi.Ga. srl, che gestisce l’impianto, il cui esame è fissato per il prossimo 11 ottobre. Per intanto, comunque, prendiamo atto che le condizioni in cui ha lavorato l’impianto non sono state ritenute idonee. Detto ciò, bandendo ogni facile populismo – conclude D’Alessandro – colgo l’occasione per ringraziare il presidente Oliverio, che sta operando per garantire i diritti delle nostre popolazioni, e per ribadire la volontà dell’amministrazione comunale di Rovito di vedere definitivamente chiusa la discarica di Celico».

IL COMITATO: LA REGIONE NON MANTIENE LE PROMESSE L’obiettivo della chiusura, almeno a parole, è il medesimo, ma toni e contenuti usati dal Comitato ambientale presilano si discostano non poco da quelli del primo cittadino di Rovito: «Il presidente Oliverio ha reiterato il provvedimento di sospensione dei conferimenti in discarica. La decisione, a firma della dottoressa Reillo, direttrice del dipartimento Ambiente, è giunta nel corso dell’assemblea organizzata dal Comitato ambientale presilano, con lo scopo di attendere le disposizioni della Regione. Risultano smentite le dichiarazioni false dell’Amministratore delegato della Mi.Ga., Alessandro Brutto, prontamente riportate da certa stampa, che annunciavano in pompa magna la riapertura immediata dell’impianto di Celico. Ma attenzione: ai gestori della discarica – puntualizzano gli ambientalisti presilani – è stato richiesto di provvedere ad una serie di adeguamenti tecnici, terminati i quali l’impianto sarà riaperto, e sottoposto a controlli (speriamo più seri di quelli condotti finora). Il Dipartimento ambiente ha assegnato alla Mi.Ga. i compiti per le vacanze così che possa diventare la più brava della classe e riprendere a lavorare a pieno regime». Oliverio, dunque, secondo il Comitato «non ha mantenuto le promesse fatte dopo l’incontro del 21 giugno». «Il dipartimento Ambiente, almeno per ora, non sta lavorando al fine studiare le anomalie presenti nell’Aia rilasciata e individuare tempi e modi per determinare la chiusura definitiva dell’impianto illegale della Mi.Ga. di Celico. Né sono state accolte, per il momento, le proposte operative e tecniche del pool “presilano” che spingono, è chiaro, anche in questa direzione. Quella di oggi, dunque è solo una tregua, e sappiate che la Presila non si accontenta di tregue, esige punti fermi. Dobbiamo dunque ribadire e ricordare al presidente Oliverio – conclude il Comitato – che nessuna prescrizione tecnica può risolvere davvero il problema, ovvero la non attendibilità della Valutazione dell’Impatto Ambientale rilasciata alla discarica illegale di Celico. Pertanto occorre che la Regione Calabria avvii al più presto un procedimento di riesame dell’Autorizzazione integrata ambientale, percorso più volte suggerito e (chissà perché?) finora mai contemplato dal dipartimento Ambiente e soprattutto escluda la discarica dal circuito pubblico dei rifiuti».

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