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Consiglio, approvati i bilanci di Arpacal e Aterp

REGGIO CALABRIA La commissione Bilancio del consiglio regionale, presieduta da Giuseppe Aieta, ha licenziato all’unanimità cinque provvedimenti amministrativi e due proposte di legge di iniziativa …

Pubblicato il: 20/09/2017 – 14:23
Consiglio, approvati i bilanci di Arpacal e Aterp

REGGIO CALABRIA La commissione Bilancio del consiglio regionale, presieduta da Giuseppe Aieta, ha licenziato all’unanimità cinque provvedimenti amministrativi e due proposte di legge di iniziativa della giunta regionale. Nel corso della seduta, alla presenza dell’assessore al Lavoro Federica Roccisano e dei dirigenti dei dipartimenti interessati, l’organismo ha approvato i rendiconti finanziari per l’anno 2015 dell’Azienda Calabria Lavoro e dell’Arpacal; i bilanci di previsione 2017/2019 di Arpacal e dell’Aterp (Agenzia per l’edilizia territoriale). Successivamente, la commissione ha dato parere positivo a due proposte di legge di iniziativa della giunta per il riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio (ai sensi dell’articolo 73 del dlgs 23/2011 e successive modificazioni). 
Aieta, concludendo la seduta, ha voluto sottolineare «l’impegno efficace del commissario Arpacal Francesca Gatto nel rilanciare una struttura di assoluta importanza per la salvaguardia dell’ambiente in Calabria».

GARANTE DEI DETENUTI La commissione Affari istituzionali ha invece approvato, sempre all’unanimità, il progetto di legge a firma del presidente Franco Sergio che istituisce la figura del “Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive o limitative della libertà personale”.
Il testo base dell’articolato normativo è frutto dell’esame abbinato di due proposte di legge, rispettivamente a firma del presidente del consiglio regionale Nicola Irto e del presidente della prima commissione Franco Sergio.
«Oggi – ha commentato Sergio – si è concluso un lavoro proficuo che la prima commissione ha portato avanti con il notevole apporto dei colleghi consiglieri e che consente di allineare la Calabria al resto del Paese in tema di tutela di diritti umani essenziali per coloro i quali per motivi di giustizia sono sottoposti a misure restrittive e limitative della libertà personale. Il garante rappresenta una figura di mediazione dotata di autorevolezza istituzionale autonoma sia rispetto all’amministrazione penitenziaria che all’amministrazione giudiziaria, indipendente, in grado di intervenire di propria iniziativa o su richiesta, sia per migliorare le condizioni detentive all’interno delle strutture che per l’esercizio dei diritti essenziali dell’uomo. Pertanto rappresenta un riferimento diretto per tutti coloro i quali si trovano nelle condizioni sopraesposte. Si è giunti a questa approvazione, dopo aver dato anche spazio, acquisendone il prezioso contributo e i suggerimenti nel corso delle audizioni, (oggi è intervenuta Maria Ciaccio per il dipartimento Politiche sociali della Regione), a tanti professionisti addetti del settore (tra gli altri Emilio Enzo Quintieri del Movimento nazionale dei Radicali italiani; Gianpaolo Catanzariti referente dell’Osservatorio Carcere dell’Unione Camere Penali italiane; Agostino Siviglia garante dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Reggio Calabria; Caterina Arrotta direttrice della Casa Circondariale di Paola; Angela Marcello della Casa di Reclusione “Daga” di Laureana di Borrello). Il valore che assume il Garante dei detenuti va oltre l’accertamento delle condizioni detentive e può costituire un contributo per l’acquisizione di una nuova cultura generale di capacità e responsabilità d’intervento negli istituti penitenziari e rappresenta una figura di riferimento anche rispetto alle problematiche afferenti il sovraffollamento, la condizione di vivibilità delle strutture e i diritti basilari dell’uomo (vita, dignità, salute, religione, famiglia, formazione, istruzione, lavoro, risocializzazione)». Nel corso della seduta, dopo l’audizione del commissario straordinario Aterp Calabria, Ambrogio Mascherpa, l’organismo si è espresso favorevolmente sulla delibera d’iniziativa della giunta regionale recante “Azienda territoriale per l’edilizia residenziale pubblica regionale ex art. 7 Legge regionale 24/2013 – Approvazione modello organizzativo e dotazione organica dell’Azienda».
«Il nuovo assetto organizzativo dell’azienda unica regionale Aterp (a cui vengono conferiti tutti i beni mobili, immobili e strumentali delle articolazioni organizzative provinciali, oltre alle risorse umane, finanziarie e patrimoniali, compresi i relativi rapporti giuridici attivi e passivi, anche processuali) dovrà – ha spiegato Franco Sergio – finalmente assicurare piena funzionalità a un istituto che, non godendo di finanziamenti regionali, vive di ciò che produce. Il progetto presenta contenuti di efficientamento, razionalizzazione e anche di sostenibilità economica con obiettivi anche di recupero di credibilità e di risorse, rispetto a problemi come: lotta all’abusivismo, alla morosità e agli sfratti. Va segnalato, fra l’altro, un Protocollo di legalità in materia».
In apertura della seduta, il vicepresidente della commissione Mario Magno, ha posto una mozione d’ordine sulla legittimità delle procedure. Il segretario generale del Consiglio Maurizio Priolo – chiamato da Sergio a esprimersi in merito – ha ribadito in aula quanto già esposto ieri nel corso delle sedute delle Commissioni IV e V e ha depositato al protocollo della commissione un atto formale contenente tutti i riferimenti normativi e di prassi consolidata circa la legittimità delle procedure. A margine dell’intervento del segretario, il consigliere Magno ha abbandonato i lavori. 

PARTO A DOMICILIO La terza commissione Sanità del consiglio regionale, presieduta da Michele Mirabello, ha concluso i lavori odierni incardinando la proposta di legge a firma dello stesso Mirabello e di Carlo Guccione che introduce norme per il parto a domicilio. 
Il diritto di scelta della donna, quale diritto umano che richiama interessi di rango costituzionale, e l’importanza di una assistenza dedicata che metta al centro la specificità della donna e dell’esperienza che si appresta a vivere, è scritto in una nota, è stato il tratto comune delle audizioni dell’ostetrica Carmela Milione per il Collegio Ostetriche Cosenza; di Laura Pontoriero, pediatra consultorio di Lamezia; di Rosaria Marsico, in rappresentanza dell’associazione Infanzia e Adolescenza “G. Rodari” e di Giuseppe Diaco, pediatra ospedaliero ospedale di Corigliano. Il confronto si è concluso con l’apertura dei termini per la presentazione di emendamenti. Stessa decisione di rinvio della trattazione del punto con l’apertura dei termini per la presentazione di emendamenti ha riguardo la proposta di legge del consigliere Nicolò sulla promozione dell’attività di recupero e ridistribuzione delle eccedenze alimentari per contrastare la povertà e il disagio sociale. «La proposta di legge sul parto a domicilio è particolarmente importante – dice Mirabello – rispondendo al bisogno di intimità, individualità e condivisione familiare che sovraintende un momento così speciale per la donna che resta libera di stabilire le circostanze nelle quali debba avvenire il parto. Senza dimenticare che anche ragioni di natura economica legate alla riduzione dei costi per la sanità pubblica e delle spese per interventi medici e chirurghi spingono nella direzione di un sistema che realizzi questo diritto di scelta della donna».

 

 

GUCCIONE: PROSSIMA SEDUTA SU NUOVI OSPEDALI «Nel corso della seduta della terza commissione consiliare Sanità, questa mattina a Reggio Calabria, ho concordato con il presidente Michele Mirabello, di inserire all’ordine del giorno della prossima riunione della commissione stessa lo stato di attuazione delle procedure per la realizzazione dei nuovi ospedali di Vibo, Gioia e Sibaritide. Tutto questo anche per dare seguito al lavoro svolto dalla commissione proprio in merito all’accelerazione dei lavori e all’apertura dei cantieri di queste importanti infrastrutture». Lo afferma Carlo Guccione, consigliere regionale del Partito democratico. «Nella riunione della III commissione del 28 gennaio 2016 – prosegue – sono stati auditi i direttori genera
li delle tre Asp (Vibo, Reggio Calabria e Cosenza), Pasquale Gidaro del dipartimento Infrastrutture e lavori pubblici e il consulente della Regione in materia sanitaria Franco Pacenza». «Dal 28 gennaio ad oggi – afferma Carlo Guccione – non è stato compiuto alcun passo in avanti. Ancora nessun cantiere è stato aperto, eppure sono passati 20 mesi da quella seduta di Commissione in cui erano state date precise rassicurazioni sull’apertura dei cantieri e l’inizio dei lavori. Tutto è fermo. Per questo motivo nella prossima seduta della commissione Sanità chiederemo di conoscere le ragioni di questi gravi ritardi e il cronoprogramma della realizzazione dei nuovi ospedali».

 

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