A Catanzaro una due giorni di studi sull'emostasi e la trombosi

CATANZARO Si terrà a Catanzaro dal 22 al 23 settembre, presso l’hotel Perla del Porto, il corso nazionale Siset (Società italiana per lo studio dell’emostasi e la trombosi).
Secondo la dottoressa Rita Carlotta Santoro, responsabile del Centro emostasi e trombosi dell’Azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro e organizzatrice dell’evento, il Corso nazionale è un’importante occasione per clinici provenienti da tutta Italia per confrontarsi e fare il punto della situazione sui più recenti progressi nella diagnosi e cura delle malattie trombotiche ed emorragiche e sulle più importanti scoperte della ricerca scientifica in questo settore. Sarà un’occasione fondamentale di aggiornamento che si articolerà in due giornate.
Ad aprire i lavori Walter Ageno, presidente Siset e docente di Medicina interna presso il dipartimento di Medicina clinica e Sperimentale dell’Università dell’Insubria di Varese e direttore del Centro ricerche sulle Malattie tromboemboliche e le terapie antitrombotiche della stessa università.
Il corso è stato inserito nel Piano formativo 2017 per la Formazione continua in Medicina (Ecm) ottenendo 13,3 crediti.
I temi affrontati nel corso solo di risente importanza. In effetti, le malattie cardiovascolari sono la prima causa di morte seguiti dai tumori.
Tra le malattie cardiovascolari, quelle trombotiche infarto, ischemia cerebrale e tromboembolismo venoso sono rispettivamente la I, II e III causa di morte.
Sul versante emorragico invece le coagulopatie congenite rappresentano le malattie rare più frequenti, mentre le coagulopatie acquisite sono complicazioni che possono determinare esiti anche invalidanti e mortalità (se non riconosciuti e trattati tempestivamente )in una serie di setting clinici differenti, chirurgia, ostetricia, pazienti affetti da sepsi, insufficienza renale ed epatica, ecc.
È la prima volta che si svolge a Sud un corso nazionale Siset ed è stata scelta Catanzaro perché a Catanzaro da sempre c’è stata una attenzione particolare per l’emostasi, il Centro emostasi dell’Aopc ha sempre partecipato a studi clinici nazionali ed internazionali, è riconosciuto e accreditato a livello europeo con l’Euhass. Non è dunque solo un caso se la dottoressa Santoro fa parte del consiglio direttivo della Società scientifica che ha organizzato l’evento.