Il vicepresidente della giunta regionale, Antonio Viscomi, ha incontrato i rappresentanti del consorzio nautico “Blu Calabria 37”, che riunisce una parte delle imprese calabresi operanti nel settore della cantieristica navale ed interessate ad implementare le ricadute delle loro attività produttive sul territorio della regione. I rappresentanti del Consorzio, presieduto da Innocenza Giannuzzi, nel giorno in cui prende il via il cinquantasettesimo Salone Nautico di Genova, hanno illustrato al vicepresidente – si legge in una nota dell’Ufficio stampa della Regione – i progetti messi in campo e che coniugano la realizzazione dei prodotti industriali tipici del settore con la ricerca innovativa nel campo dei materiali, il rispetto per l’ambiente, le opportunità per favorire i servizi connessi al turismo e quindi l’accoglienza dei visitatori e la conoscenza del territorio. Il sistema nautico può costituire un importante segmento dell’economia regionale con ampie prospettive di crescita, in termini di ricchezza e di occupazione, sviluppandosi in una filiera che coinvolge tutte le fasi dalla subfornitura alla commercializzazione, il noleggio e i servizi dedicati.
«È giunto il momento – ha dichiarato Viscomi – di accendere i riflettori su un settore industriale con grandi potenzialità in Calabria. Per secoli questa regione è stata conosciuta e vissuta dal mare, e oggi la crescita del turismo deve spingerci a qualificare l’offerta per consolidare i flussi anche negli anni a venire. Il fatto che aziende specializzate abbiano deciso di mettersi assieme per elevare le opportunità complessive del settore, costituisce uno stimolo importante anche per la politica e l’amministrazione regionale, che può guardare al mondo delle imprese nautiche consapevole di trovarsi davanti interlocutori attenti e disposti a favorire la crescita del territorio. Questi operatori, infatti, – ha proseguito Viscomi – ci dimostrano che l’innovazione delle loro imprese si affianca all’attenzione per la cultura locale, ai servizi per il turismo, al circuito dell’agroalimentare, alla tutela paesaggistica e all’educazione ambientale. Il sistema imprenditoriale della nautica p infatti essere considerato come un sistema di suste,i complessi: cantieristica, servizi, marine, turismo. Le imprese che rappresentano la Calabria nel mercato internazionale di riferimento, che puntano sulla ricerca e la qualità di materiali e prodotti sostenibili e innovativi e che nel contempo sollecitano una strategia condivisa per la promozione del territorio, possono determinare, se sostenute, la maturazione di un nuovo approccio nel mondo del lavoro legato al turismo e alla valorizzazione della risorsa del mare in Calabria. Non a caso – ha concluso il vicepresidente della Regione –, questi operatori sollecitano, accanto alla necessità di adeguare le infrastrutture portuali calabresi per la diportistica, anche una corretta formazione delle figure professionali che operano nei servizi relativi (dai meccanici, agli addetti alla conduzione delle imbarcazioni, dai tecnici per i sistema,i di bordo agli operatori dell’accoglienza per i turisti nella nostra regione è così via), su cui è senza dubbio necessario elevare gli standard qualitativi. Esigenze, per un verso, a cui la Giunta regionale sta già facendo fronte con gli strumenti a sua disposizione, come l’investimento importante sui porti, e su cui c’è bisogno di una crescente attenzione. Il punto cruciale è però la complessità del sistema nautico, per quale veramente vale il principio che la competizione passa oggi per i territori e non per le singole imprese ancor più se si considera che il moltiplicatore di reddito della cantieristica navale è pari a uno a cinque, cioè per ogni euro investito si generano cinque euro di reddito diffuso. Per questo occorre che “sistema” non sia solo una parola ma una modalità operativa concreta e quotidiana. Proprio per questa ragioni ho invitato gli operatori del settore a creare un momento di approfondimento pubblico e condivido sulla scorta dei risultati che si conseguiranno alle maggiori fiere internazionali sulla nautica, e che dia l’occasione di accendere i riflettori su un cluster interessante, di sollecitare la costruzione di reti tra le imprese della filiera, di individuare le risorse emettere a punto un piano concreto per la crescita di questo comparto».
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