LAMEZIA TERME È stato un grande successo. E non suoni come la frase di prammatica associata a ogni tipo di consultazione, a tutte le latitudini politiche. Le 11.151 votazioni riportate nel secondo turno delle “Primarie del Corriere” sono un risultato straordinario. Segnano il 173% in più rispetto alla prima votazione, che già aveva fatto registrare un’affluenza sorprendente. Dunque, in linea con le aspettative riguardo all’iniziativa, a vincere è la partecipazione. Che si associa alla possibilità, concessa a ciascuno, di dire la propria. Sulla politica, individuandone pregi e difetti, e sul proprio candidato preferito. Il “gioco” pensato da Corriere della Calabria, Demoskopika e Newsandcom funziona e andrà avanti fino al marzo 2018, in modo da arrivare preparati all’avvio della campagna elettorale “vera”, quella che porterà alle regionali 2019. Ma passiamo ai risultati.
OCCHIUTO TIENE. ECCO I TOP 20 Il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto (1.139 voti), tiene. Si conferma in testa, nel computo complessivo dei voti registrati per le “Primarie del Corriere”. Ma non riesce a replicare la vittoria del primo turno. Non è lui il vincitore della “seconda tappa”. Alle spalle del primo cittadino forzista, sgomitano il senatore di Alternativa popolare Piero Aiello (1.112) e Bernardo Misaggi (1.018), medico di professione e aspirante candidato di Forza Italia alle Regionali del 2019. È proprio l’avanzata di Misaggi (i cui propositi il Corriere della Calabria ha anticipato in un pezzo pubblicato qualche settimana fa) il dato politico più rilevante nella consultazione di ottobre. Perché abbraccia il piano reale e quello virtuale e segnala una sfida che potrebbe diventare un appassionante scontro interno. I vertici regionali di Fi non fanno mistero di puntare su Occhiuto per la successione a Mario Oliverio – centrosinistra permettendo – ma Misaggi intende proporsi come alternativa convincente e con sponsor ai piani alti del movimento (la famiglia Berlusconi).
I 121 voti che separano i due (futuri?) contendenti sono la spia di una mobilitazione reale a sostegno del chirurgo trapiantato a Milano, che ha ormai sentinelle in tutto il territorio calabrese e crede davvero nella prospettiva di una candidatura.
Gli exploit del mese sono, invece, quelli di Gianpaolo Chiappetta (609), ex consigliere regionale e capogruppo di Forza Italia, e Pierpaolo Zavettieri (429), consigliere metropolitano di Reggio Calabria.
Zavettieri era stato al centro di una curiosa polemica nel 2016 per via una candidatura multipla: si era proposto, infatti, contemporaneamente come sindaco di Roghudi (dove è stato eletto) e consigliere comunale di Bova. Il bicandidato adesso ci prova – e pure con un certo successo: sesto posto in classifica – alle “Primarie del Corriere”. Dove si colloca tra il sindaco di Cinquefrondi Michele Conia (542, aveva centrato il podio al primo turno) e Nicola Fiorita (427), docente Unical recentemente candidato a sindaco di Catanzaro.
Subito dopo Fiorita c’è un gruppo di “big”, tutti in politica tranne uno che la politica l’ha sfiorata rischiando di diventare ministro della Giustizia. La nostra classifica vede separati da meno di 100 voti Wanda Ferro (399), ex candidata governatrice nel 2014, l’ex presidente della Regione Giuseppe Scopelliti (390), l’ex assessore regionale al Bilancio (nel governo Loiero) Demetrio Naccari Carlizzi (385), l’attuale vicepresidente della giunta regionale Antonio Viscomi (345), il procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri (332), il ministro dell’Interno Marco Minniti (323) e il presidente del consiglio regionale Nicola Irto (314).
Nota a margine: Viscomi e Irto sono i primi esponenti del centrosinistra al governo della Regione nella graduatoria delle Primarie. Il governatore Mario Oliverio segue a distanza, al ventesimo posto. A soli dieci voti da Irto, quattordicesimo, c’è il collega di Astronave – che siede nei banchi del centrodestra – Francesco Cannizzaro (303). Seguito da un’altra sorpresa: è Sarah Yacoubi, che esordisce in classifica con 283 voti. Yacoubi, catanzarese, siede nella segreteria nazionale della Federazione sindacati indipendenti e si occupa delle relazioni esterne del sindacato con le istituzioni e con il governo. È una sorpresa perché supera un campione di preferenze come il capogruppo in consiglio regionale di “Oliverio presidente”, Orlandino Greco. I 275 voti di Greco bastano (ma lo scarto è di sole due lunghezze) a stare davanti a Dalila Nesci (273), esponente del Movimento Cinquestelle sempre in prima linea. Al diciannovesimo posto torna Forza Italia, con il consigliere regionale lametino Mario Magno (265). Mario Oliverio (236) chiude il gruppo dei primi venti. È una cifra cardine per le “Primarie”: i primi venti, da febbraio in poi, si giocheranno la vittoria finale. (1. Continua)
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