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Cosenza, Torrente o Pancaro per il dopo-Fontana

COSENZA Ore ed ore sul campo a provare e riprovare. Schemi tattici agli antipodi rispetto al 442 “scolastico” di mister Roselli o al 433 di De Angelis.Possesso palla, verticalizzazioni e continui i…

Pubblicato il: 26/09/2017 – 16:46
Cosenza, Torrente o Pancaro per il dopo-Fontana

COSENZA Ore ed ore sul campo a provare e riprovare. Schemi tattici agli antipodi rispetto al 442 “scolastico” di mister Roselli o al 433 di De Angelis.
Possesso palla, verticalizzazioni e continui inserimenti delle mezze ali. Gaetano Fontana, appena arrivato a Cosenza, aveva stregato tutti, riuscendo a convincere anche i più scettici che il bel gioco ispirato al calcio di Guardiola fosse l’unico modo per scalare velocemente la classifica e tornare in Serie B. Sono bastate cinque giornate, tre sconfitte e due pareggi per scoprire, invece, che quel progetto tecnico forse è poco adatto ad un club di Serie C, abituato al “palla lunga e pedalare”. E pazienza se qualcuno pensa che l’ambizione sia il preludio del bel gioco.
I risultati mortificanti accompagnati dai continui fischi del pubblico e dai tanti dubbi della società sono costati caro al povero Fontana che a Cosenza aveva intenzione di prendersi qualche rivincita dopo un inizio carriera tormentato. Nel calcio però contano solo i risultati e quello zero nella casella vittorie è costato l’esonero al tecnico.
Un addio scontato, se si pensa alla rivoluzione imposta dal patron Guarascio che – finita la scorsa stagione – aveva deciso di cambiare tutto lo staff tecnico e gran parte di quello dirigenziale. Il presidente rossoblù si è affidato al Ds Trinchera che bene aveva fatto a Francavilla e ad un tecnico d’esperienza ed affamato di successi. Un progetto che, al momento, fa acqua da tutte le parti ed il pubblico del “Marulla” inizia a pensare all’ennesimo flop.
Adesso è caccia aperta al sostituto. D’Angelo – tra i primi ad essere contattati – ha gentilmente declinato l’offerta. Diana, ex Melfi, ha cenato con Guarascio e resta in stand by. Il sogno (quasi) impossibile si chiama Braglia, ma l’allenatore chiede garanzie sul mercato ed un contratto ricco e pluriennale.
Ed allora sotto con gli outsider: Pippo Pancaro e Vincenzo Torrente. Il primo viene da annate difficili sulle panchine di Catania e Juve Stabia, ma è originario di Acri, conosce bene la Calabria e soprattutto Cosenza. Il secondo – al momento il favorito – è reduce dalla retrocessione con il Vicenza.
Tra sogni e speranze, Cosenza attende il nuovo allenatore. La classifica parla chiaro, alla squadra serve una scossa.

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