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Consiglio, Fi: «La maggioranza non c'è». La replica: «Più forti di prima»

REGGIO CALABRIA Il mancato rinnovo della commissione Riforme del consiglio regionale provoca le prime polemiche politiche da parte della minoranza. A dar fuoco alle polveri è il capogruppo di Fi, A…

Pubblicato il: 27/09/2017 – 17:41
Consiglio, Fi: «La maggioranza non c'è». La replica: «Più forti di prima»

REGGIO CALABRIA Il mancato rinnovo della commissione Riforme del consiglio regionale provoca le prime polemiche politiche da parte della minoranza. A dar fuoco alle polveri è il capogruppo di Fi, Alessandro Nicolò, secondo cui il «rinvio dei lavori per mancanza del numero legale, unico presente il sottoscritto, è l’evidente perpetrarsi del malessere profondo che attraversa il Pd e il centrosinistra. La cosiddetta “quadratura del cerchio”, per cui il Pd e il centrosinistra si sono spesi nel corso di questi mesi per consentire la ripresa delle attività istituzionali, si è rivelata, alla prova dei fatti, fallace e inconcludente».
«È ormai chiaro – prosegue Nicolò – come la tenuta politica di questa maggioranza sia diventata prossima o uguale a zero, e continui a riverberare ombre negative sull’attività istituzionale, che ne risulta paralizzata per uno scontro di potere, di accordi che nascono e muoiono nel breve volgere di una giornata, un costante logorio che perdura sin dall’inizio di questa legislatura. Così ne viene gravemente inficiata l’attività legislativa, momento cardine del consiglio regionale, che questa maggioranza ha deciso di svuotare  ledendone la dignità e le prerogative, e sacrificandolo sull’altare  del più becero scontro di interessi partitici, frutto di baratti e di compensazioni che hanno impoverito la funzione legislativa».
«Il centrosinistra, abbagliato dai suoi stessi errori – sostiene Nicolò – sta procedendo alla cieca e in ordine sparso costringendo la Calabria a subire le conseguenze della sua stessa disgregazione interna e offre all’opinione pubblica locale e nazionale un affresco indecoroso. Forza Italia, invece, rivendica l’autonomia del consiglio regionale come luogo naturale del confronto politico difendendo la sua centralità da logiche partitocratiche che la maggioranza di centrosinistra ha finora imposto impedendone il normale funzionamento».
Tocca a Wanda Ferro rincarare la dose: «Il fatto che sia saltata la riunione della quinta commissione Riforme smaschera ancora una volta le profonde contraddizioni che lacerano il centrosinistra e dimostrano l’inconsistenza del tentativo di attribuire a Forza Italia una qualche responsabilità sui ritardi nel rinnovo degli organismi consiliari». 
«È davvero incredibile che ancora oggi, dopo mesi e mesi di trattative – aggiunge Ferro – il centrosinistra si riveli incapace di presentarsi agli appuntamenti istituzionali con proposte chiare e condivise, finendo per rallentare fino alla paralisi l’attività del Consiglio. Un centrosinistra che continua a dare prova di totale inaffidabilità e che è tenuto sotto scacco dai consiglieri di Ap, che sebbene facciano incetta di ruoli che lo Statuto riserva alla minoranza, sono ormai a pieno titolo nella maggioranza, anzi sembrano aver lanciato una vera e propria “opa” sul governo regionale. Intanto l’“Astronave” sembra fluttuare in una realtà cosmica lontana anni luce dalle emergenze che vive la Calabria, con il timone che è stato abbandonato da un centrosinistra interessato soltanto a collezionare nomine e incarichi anziché consentire al Consiglio di lavorare nell’interesse dei cittadini».

«MAGGIORANZA RAFFORZATA» La replica della maggioranza, per bocca di Giuseppe Giudiceandrea, non ha tardato ad arrivare: «Leggiamo esterrefatti la nota stampa del collega Nicolò al termine di una giornata di lavori delle commissioni svolta in totale armonia d’intenti. Le votazioni relative alla elezione (a scrutinio segreto) dei presidenti, vice presidenti e segretari delle quattro commissioni permanenti, oltre a quelle di antindrangheta e vigilanza hanno visto rafforzata la maggioranza che ha potuto valersi dei voti compatti e unanimi di tutti i suoi componenti, con la presenza di Flora Sculco e l’apporto, ad allargarne la base, anche dei consiglieri di Alleanza popolare». 
«Non è con le reazioni scomposte – continua Giudiceandrea – che si rende merito agli elettori e ai cittadini calabresi che da soli, semplicemente verificando il risultato delle operazioni di voto odierne, possono rendersi conto dello stato di nervosismo che ormai serpeggia in quel che resta della minoranza e soprattutto di Forza Italia, vittima di un’evidente spaccatura verticale che non ne favorisce le azioni e il confronto interno. C’è poco da dolersene o gioirne, ma preferiremmo non prenderne atto, ogni volta, grazie a sortite così plateali quanto inutili». 
Positivo, e non poteva essere diversamente, il giudizio del presidente del Consiglio Nicola Irto: «Con la piena operatività degli organismi consiliari, avvenuta nel rispetto dei tempi statutariamente disposti dopo l’elezione del nuovo Ufficio di presidenza, si ridà slancio all’attività istituzionale». 
«Il rinnovo di sei su sette degli organismi consiliari – ha aggiunto – consente di dare continuità al lavoro di approfondimento dei progetti di legge in grado di incidere positivamente sul territorio e che siano espressione anche di un percorso condiviso. Al tempo stesso lavoreremo sulle tematiche più urgenti portandole all’attenzione dell’Aula prevedendo sedute ad hoc di Consiglio regionale. Tra queste, a breve, una sara’ dedicata allo stato dell’arte del Por Calabria 2014-2020».

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