LE PRIMARIE | I calabresi chiedono lavoro e salute

LAMEZIA TERME I calabresi non sono fissati con il taglio dei costi della politica. Sono disposti a pagare bene (come, in effetti, accade) i loro rappresentanti istituzionali, purché i risultati arrivino. E li chiedono, questi risultati, soprattutto in due campi: le politiche del lavoro (per il 42,8% dei lettori che hanno partecipato alla rilevazione) e la salute dei cittadini (al 33,4%: dopo anni di tagli e disservizi non c’è neanche bisogno di spiegare perché). Di solito nei sondaggi prevale il senso di insicurezza. Vale anche qui, ma con prospettive e valutazioni diverse. I calabresi chiedono la sicurezza di un posto di lavoro e quella che deriva dal potersi rivolgere a strutture sanitarie efficienti. Prevale il bisogno di normalità. Complice, forse, l’estate appena trascorsa – con il suo bailamme sui numeri dei vacanzieri – al terzo posto troviamo il turismo e la tutela del patrimonio culturale: è la priorità del 22,1% dei lettori. Segue un tema solo apparentemente lontano dalla valorizzazione del territorio: infrastrutture e mobilità toccano il 20,4%. È uno dei temi più “antichi” del dibattito politico. Si può provare a portare turisti in Calabria; poi, però, bisogna consentire loro di spostarsi. 
Il sentiment dei cittadini calabresi, sulla base dei dati elaborati da Demoskopika, abbraccia altre questioni apertissime: trasparenza e lotta alla corruzione (13,3%), politiche sociali e povertà (12,1%: non siamo troppo lontani dal tema del lavoro), sostegno alle imprese (10,8%), ambiente e rifiuti (10,2), rilancio dell’agricoltura e dell’agroalimentare (8,8). Arriva un passo dopo la riorganizzazione della burocrazia regionale emersa come una delle priorità nella “fase due” pensata da Mario Oliverio per la Regione. È fondamentale per l‘8,1% dei partecipanti alle “Primarie del Corriere”. Al 7,5%, invece, l’interesse per le politiche per l’immigrazione. 

GLI OUTSIDER Chissà cosa ne pensano i vostri candidati. Tra i big (i primi venti) e gli outsider lo scarto non è eccessivo. Tra la politica vera e quella virtuale c’è una certa differenza. Basti pensare che Mario Oliverio, ventesimo in classifica, è tallonato addirittura da Antonio De Caprio, sindaco di Orsomarso che ha raccolto 231 preferenze, solo cinque in meno rispetto al governatore. Poco più giù spunta Antonello Talerico, avvocato catanzarese che ha già tentato l’avventura alle comunali schierandosi in una delle liste a sostegno di Nicola Fiorita (che, con 427 voti, è nella top 20). Angela Marcianò resta intorno alla linea di galleggiamento: le basterebbe un piccolo scatto (ha 210 preferenze) per risalire in cima (a proposito, vince la sfida con Falcomatà: il sindaco che l’ha defenestrata è fermo a 66 voti). Poi torna la politica, con una scelta old style, Saverio Zavettieri (166 voti), e un aspirante consigliere regionale, Gianluca Gallo (161), che aspetta l’esito del proprio ricorso contro Giuseppe Graziano e spera di rientrare nell’Astronave. Con 95 voti rastrellati nel secondo turno è riuscito a mettersi alle spalle Domenico Lucano, sindaco di Riace celebrato da “Time”. Dopo Lucano inizia un mini ciclo di “rampanti” che,  dopo una prima tornata in sordina, sono scesi in campo in maniera decisa: l’ex deputato Franco Laratta; l’ex sindaco di Lamezia Gianni Speranza, Raffaele Mammoliti, segretario generale della Cgil di Catanzaro; l’ex consigliere regionale di Ap Alfonso Grillo; il forzista di Amantea Vincenzo Lazzaroli; Angelo Broccolo, segretario regionale di Sinistra italiana; Carmelo Salerno, consigliere comunale di Forza Italia a Cosenza.
Sono loro alcune tra le migliori performance registrate a settembre (per completezza citiamo anche quelle del consigliere regionale dem Domenico Bevacqua e dell’avvocato Maria Lucia Alì, rispettivamente 84 e 82 voti) nel maxi elenco dei candidati votati dai lettori, arrivati a quota 651. Potete scaricare il pdf dal link (L’ELENCO DEI CANDIDATI) pubblicato in coda a questo servizio per ritrovare le vostre scelte e confrontare l’andamento dei papabili vincitori delle Primarie nelle due tornate. 

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