VIBO VALENTIA Il sindacato degli agenti della polizia penitenziaria Sappe ha organizzato per oggi un sit-in davanti i cancelli dell’istituto penitenziario per denunciare le condizioni lavorative degli agenti in servizio. Viene rilevata una carenza nella pianta organica pari a 60 unità, ma anche un sovraffollamento della casa circondariale con 408 detenuti, di cui circa 230 appartenenti alla criminalità organizzata.
Il dato sul rapporto tra personale e detenuti è, per quanto riferito dal Sappe, di un agente ogni tre detenuti, pari quindi al 33%.
Sempre secondo il sindacato, nel resto della Calabria la percentuale in questione sale al 52%, mentre la media italiana è del 66%. In molti casi, per garantire i circa 1.200 trasferimenti annui di detenuti – spostati per processi, visite e permessi – a Vibo Valentia, ha riferito il Sappe, viene utilizzato il personale interno dell’istituto, abbassando inevitabilmente i livelli minimi di sicurezza. Una situazione su cui da mesi il sindacato lancia appelli, esponendo numeri e criticità. Se, infatti, nel 2001 la dotazione era di 202 unità, quella attuale ne prevede sole 140, 60 unità in meno. Nell’istituto, inaugurato nel 1997, svolgevano servizio 257 agenti della Polizia penitenziaria. Oggi, invece, quello che emerge è che su oltre 400 detenuti presenti, dei quali circa 230 appartenenti alla criminalità organizzata, operano solo 137 agenti.
x
x