COSENZA Ci sono frammenti del nostro tempo sui quali non soffermiamo troppo a lungo il nostro sguardo distratto. È il tempo ordinario della vita quotidiana, che è sempre carico di senso e consuetudini che moltissimo svelano di noi e della società che abbiamo costruito. Nessuna sorpresa quindi se la Sociologia guarda alla vita quotidiana da sempre con molta attenzione e oggi quello sguardo viene raccontato e aggiornato nel corso di un convegno che lega, non solo idealmente, il Dipartimento di Sociologia dell’Unical al Dipartimento di Scienze politiche della Statale di Milano.
Una serie di incontri che si svolgeranno tra i cubi di Arcavacata, partendo dal 5 ottobre e proseguendo a Milano il 26 dello stesso mese. «I seminari che proponiamo – spiega Sonia Floriani, sociologa dell’Unical – sono focalizzati su una riflessione intorno al rapporto tra la Sociologia e la vita quotidiana, che nel tempo ha subito trasformazioni importanti a causa dei mutamenti sociali che sono intervenuti». In qualche misura si tratta di attrezzarsi con lenti nuove e aggiornate per meglio capire questi mutamenti e rileggere gli studi di Alfred Schutz, cogliendo anche la potente attualità delle ricerche di Erving Goffman. Dunque al centro delle molte relazioni attese nel corso di questi incontri troveremo la lunga serie di azioni ripetute cui siamo abituati, il senso dell’ovvio che permea la vita quotidiana e che contribuisce a costruire il senso di ogni cosa, ma anche la quotidianità come teatro su cui esibirsi padroneggiando perfettamente copioni coerenti con le situazioni in cui operiamo, partendo dall’intervento di Ambrogio Santambrogio, dell’università di Perugia, Paolo Jedlowski, dell’Unical, Paola Rebughini, dell’Università di Milano e Carmen Leccardi,past president EuropeanSociological Association. Tra Arcavacata e Milano, «per parlare della vita quotidiana declinandola al plurale», come spiega Jedlowski, per il quale questi incontri hanno pure il ruolo di far partire sotto i più autorevoli auspici il nuovo corso di laurea in Sociologia, dando in pieno il senso di una comunità, quella degli studiosi dell’Unical, ben radicata dentro una comunità scientifica assai più ampia.
E contemporaneamente al convegno sulla sociologia della vita quotidiana, tra i cubi si svolgerà anche l’incontro annuale degli studiosi di Sociologia politica. Il tema è tra i più urgenti e affronta il rapporto tra la politica e la disuguaglianza, ma il convegno è anche l’occasione – come spiega Antonello Costabile – per salutare e ringraziare Piero Fantozzi, decano dei Sociologi politici italiani, che quest’anno va in pensione. I Sociologi politici italiani scelgono dunque le colline di Arcavacata per incontrarsi e per dare vita a due giorni di dibattiti durante i quali saranno spiegate le molte facce della disuguaglianza e come essa sia mutata negli anni, parlando del sorgere delle nuove famiglie politiche, della marginalità giovanile, dei diritti e delle politiche migratorie, fino al rapporto possibile tra democrazia e uguaglianza.
Michele Giacomantonio
redazione@corrierecal.it
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