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Crotone, Sacal minaccia di denunciare Flyservus

CROTONE «Con stupore e disappunto, Sacal prende atto della nota con la quale la Compagnia aerea austriaca Flyservus ha annunciato ai passeggeri la cancellazione, a causa di una scarsa penetrazione …

Pubblicato il: 02/01/2018 – 14:26
Crotone, Sacal minaccia di denunciare Flyservus

CROTONE «Con stupore e disappunto, Sacal prende atto della nota con la quale la Compagnia aerea austriaca Flyservus ha annunciato ai passeggeri la cancellazione, a causa di una scarsa penetrazione commerciale, dei voli previsti in partenza dall’aeroporto di Crotone a far data dal prossimo 8 gennaio». È quanto si legge in una nota dell’ufficio Relazione esterne della società che gestisce gli aeroporti calabresi.
«Nel riservarsi ogni più opportuna azione nei confronti della Flyservus a tutela dei propri diritti e della propria immagine – continua la nota –, Sacal rende noto che proseguirà nell’attività di ripristino della piena operatività dell’aeroporto di Crotone anche mediante la ricerca di nuovi vettori, monitorando nel contempo la partecipazione delle Compagnie aeree al Bando della Regione Calabria il cui termine di ricezione delle offerte è previsto per il prossimo 25 gennaio».

PUGLIESE CHIAMA OLIVERIO «Avverto il dovere di farmi interprete dell’unanime sentimento di rabbia provato da tutti i cittadini di Crotone e dell’intera fascia ionica della Calabria». Anche il sindaco di Crotone, Ugo Pugliese, illustra in una nota la propria posizione sullo stop prolungato dell’aeroporto di Crotone: «Il primo ad essere indignato per la cancellazione dei voli e la sospensione delle prenotazioni, non può che essere il Comune di Crotone, e, in primo luogo, il sindaco Pugliese». «In più occasioni – si aggiunge nel comunicato – il sindaco Pugliese ha manifestato forti preoccupazioni e allarmi, per la lentezza e l’improvvisazione con cui si è gestita la fase di riavvio dell’aeroporto crotonese, non mancando di mettere in guardia le diverse responsabilità, a qualsiasi livello, sui pericoli e sui rischi a cui si andava incontro, con un andamento che aveva già in sé i semi dell’inaffidabilità». «Per questo ci siamo prodigati, giornalmente – sostiene ancora il sindaco Pugliese – a sollecitare la massima solerzia e impegno da parte di chi aveva e ha il compito di gestire lo scalo pitagorico. In questo eravamo rassicurati anche dall’incontro svoltosi giorni addietro, tra il ministro Graziano Delrio e il presidente della Sacal, Arturo De Felice, che, solennemente e congiuntamente, confermavano la ripresa dell’attività del nostro aeroporto. Ricordiamo, ancora una volta, che l’obbligo di riaprire il nostro aeroporto competeva e compete alla Sacal, società affidataria, per conto dell’Enac, della gestione dello scalo pitagorico. A questo punto non possiamo che constatare che tutto ciò che ci dava preoccupazioni, ovvero leggerezza nella gestione, mancanza di informazioni, silenzi istituzionali, improvvisazione e assenza di un reale piano di rilancio, si è verificato. Fino ad oggi ci è sempre stato impedito di fare una discussione vera, di merito e in profondità sullo scalo crotonese e sull’intero sistema aeroportuale calabrese, cosa che, adesso, appare assolutamente necessaria e urgente». «Tutti ricorderanno – si afferma ancora nel comunicato – che, fin dall’inizio, l’amministrazione Pugliese ha sostenuto che Sacal non sarebbe stata in grado di gestire i tre aeroporti calabresi, perché oltre alla sua importanza e alla sua centralità, non aveva e ancora non ha gli strumenti, le risorse, i programmi e le idee, e il management necessario ad affrontare una sfida così importante per le sorti della Calabria, e in particolar modo del nostro scalo». «Per queste ragioni – sostiene ancora il sindaco Pugliese – nessuno pensi di cavarsela con nuove, insufficienti, e precarie proposte, magari “per tirare a campare”. Crotone oggi pretende risposte serie, che non possono esserci se non avviene una radicale svolta nel modo di affrontare problematiche così complesse e vitali, aggredendo i problemi alla radice, e impostando un serio “Piano industriale regionale” mirato ad assicurare l’attività nei tre aeroporti calabresi. Per questo, il presidente della Regione, Mario Oliverio, è chiamato a prendere in mano la situazione e convocare con estrema urgenza un incontro con tutti gli interlocutori per mettere ordine ad una situazione che appare, oramai, senza controllo, e, prima che tutto possa precipitare, invertire decisamente la rotta. L’affronto che oggi ha subito Crotone e tutto il suo territorio provinciale non può passare inosservato e sotto silenzio. Per questo stiamo, valutando tutte le azioni da intraprendere nei confronti di Fly Servus, Sacal ed Enac, in tutte le sedi opportune. Oggi stesso ho comunicato al prefetto, alla Presidenza del Consiglio dei ministri, al ministero dei Trasporti, alla Regione Calabria, all’Enac e a Sacal, lo stato di allarme e di forte protesta che tutti i cittadini mi hanno manifestato. Ai miei concittadini voglio ancora una volta ribadire che, in particolar modo in questa situazione, non farò mancare il mio impegno a difesa di Crotone. Questo non è il momento delle polemiche e delle divisioni, al contrario tutti insieme dobbiamo reagire alzando il livello del confronto e della proposta, nel supremo interesse della nostra città». 

BIANCHI: SACAL DICA COSA È SUCCESSO «Ciò che sta avvenendo all’aeroporto di Crotone è incomprensibile. È un pessimo inizio di anno per Crotone ed i crotonesi che speravano nella riapertura dello scalo e nella riattivazione dei collegamenti aerei e che giustamente ora si sentono ingannati». Così il sottosegretario ai Beni culturali, Dorina Bianchi, appresa la notizia che Flyservus non volerà più da Crotone.
«Non più tardi di qualche settimana fa, prima della pausa natalizia, avevo avuto ampie rassicurazioni dal presidente della Sacal, Arturo De Felice, che ho incontrato a Lamezia Terme, sul futuro del Sant’Anna: a Crotone si sarebbe tornati a volare senza ulteriori ritardi. E anche il presidente della Regione Mario Oliverio, in una riunione a Roma, aveva garantito la riattivazione dei voli secondo i tempi previsti. Ora questa notizia del passo indietro di Flyservus arriva come una doccia fredda. A questo punto Sacal deve dirci cosa è realmente successo, i calabresi, e particolare i crotonesi, hanno il diritto di sapere cosa è cambiato in questi ultimi giorni».
«Personalmente – conclude la Bianchi – sono amareggiata e indignata per quanto si sta verificando. Anche se la gestione aeroportuale degli scali calabresi ormai è prerogativa della Regione, non farò mancare, nemmeno in questa occasione, il mio supporto all’azione della Sacal per la ricerca di nuovi vettori al fine di consentire, questa volta sì e senza ulteriori ritardi, la conseguente riapertura dello scalo pitagorico. Contestualmente contatterò il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, e a lui chiederò di favorire l’adozione di soluzioni che garantiscano la piena funzionalità del Sant’Anna e il diritto alla mobilità dei cittadini pitagorici».

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