LOCRI Prenderà servizio l’8 gennaio e, dunque, ancora la nomina non si è perfezionata in termini prettamente concreti. Però, in tempi in cui sulla sanità calabrese si consumano scontri a suon di catene (solo minacciate) e di proclami al vetriolo, la presenza di una figura calabrese nei ruoli chiave del ministero della Salute non è certo di poco conto. L’ex parlamentare Maria Grazia Laganà, dirigente medico e vedova di Francesco Fortugno (ucciso in un agguato a Locri il 16 ottobre 2005, quando era vicepresidente del consiglio regionale), è stata chiamata dal ministro Beatrice Lorenzin a far parte dello staff del dg Andrea Urbani, che è a capo della Direzione generale della Programmazione sanitaria del Ministero. «Vado al Dipartimento ospedaliero – ha spiegato Laganà al Corriere della Calabria – sperando di poter dare un contributo anche alla sanità calabrese». Dal ruolo di dirigente medico nella Direzione sanitaria dell’ospedale di Locri, dunque, l’ex parlamentare passerà ad affiancare Urbani in uno dei settori più delicati, e critici, della sanità. Un ruolo che probabilmente potrà rappresentare un raccordo nei finora non facili rapporti tra la politica calabrese e i piani alti del ministero della Salute.
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