Crotone, i 5Stelle in campo. Fi e Pd cercano la quadra

CROTONE Parte la stagione delle candidature. I più attivi , in questi giorni del nuovo anno, risultano essere i rappresentanti di Cinque stelle. Le regole imposte da Grillo e Casaleggio obbligano i grillini, interessati a diventare parlamentari, ad autocandidarsi. Il metodo consente, con il voto on line successivo, di fare una cernita. Sono molti gli autocandidati ai collegi della Camera e del Senato di Crotone. Più numerosi i candidati per il Senato, sempre perché le regole impongono di indicarsi a inquilino di palazzo Madama a tutti coloro che hanno superato i 40 anni di età. Tra i grillini autocandidati al Senato nel Crotonese troviamo Paola Morace, Natascia Senatore, Vito Barresi, Otello Chimenti, Roberto Cotruzzolà, Giuseppe Cortese e Giuliano Covello. Si propongono, invece, per un seggio alla Camera Luigi Cosentino e Alessandra Lopetrone. Ovviamente la lista è più lunga, ma a quanto pare i gettonati, negli ambienti grillini, dovrebbero essere questi. La scelta si farà con il voto online, previsto per il prossimo 15 gennaio. Altra storia si sta vivendo nelle coalizioni e nei partiti “tradizionali”. Nel Partito democratico viene data per certa la candidatura al Senato di Nicodemo Oliverio, parlamentare uscente della Camera. Incertezza c’è solo per la scelta del candidato alla Camera nell’uninominale. Per questa postazione ritorna con forza il nome di Dorina Bianchi, che sarebbe sostenuta personalmente dal presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni. In vista dell’appuntamento elettorale Gentiloni avrebbe costituito una propria area, fatta di intoccabili. Bianchi, quindi, potrebbe essere una candidata blindata.
Crescono le chance della Bianchi e contestualmente diminuiscono quelle di Flora Sculco, sostenuta dal presidente della giunta regionale calabrese, Mario Oliverio. Se dovesse fallire il tentativo di candidare la sua protetta, Oliverio potrebbe dovere pagare pegno e inserire la Sculco nella giunta regionale. L’esecutivo di Oliverio subirà un rinculo possente dall’esito delle elezioni e il governatore, che non ama molto i rimpasti, sarà costretto a mettere mano alla cesoia. Al momento il resto della sinistra è in stand by. Nel centrodestra, invece, l’arrivo dei Gentile ha scompaginato una situazione che sembrava ormai cristallizzata. D’altra parte la dote portata in Forza Italia è cospicua: Nazzareno Salerno, Giovanni Arruzzolo, Giuseppe Gentile e Baldo Esposito. Tutti consiglieri regionali a cui va aggiunto il senatore Piero Aiello. Sembrerebbe che l’accordo con Tonino Gentile sia stato fatto personalmente da Berlusconi, senza nemmeno avere informato Roberto Occhiuto, vice capogruppo alla Camera di Fi. Nel Crotonese si racconta che i Gentile stiano già facendo proseliti, con le prossime regionali (e forse addirittura la presidenza) nel mirino.
L’entrata dei Gentile rende più corta la coperta delle candidature ed ecco che a Crotone la candidatura di Sergio Torromino, imprenditore e coordinatore provinciale di Fi, che prima era data per certa diventa incerta. In Calabria i seggi dell’uninominale, ambiti da coloro che vogliono la certezza dell’elezione, sono in tutto otto e Fi punta di averne il più possibile, ma dovrà tenere conto anche della presenza degli alleati di coalizione. I rappresentanti del partito di Berlusconi puntano soprattutto ad avere postazioni più sicure. Chiederanno e probabilmente otterranno l’uninominale a Catanzaro, Cosenza, Reggio Calabria e Vibo Valentia. Il resto della coperta andrà divisa con “Noi per Salvini”, Fratelli d’Italia, Energia per l’Italia e la cosiddetta “quarta gamba”. Crotone potrebbe non andare, quindi, a Fi. In politica non esistono certezze, tutto scorre e tutto cambia, così come è successo con il nuovo posizionamento dei Gentile. Oggi è così, domani si vedrà.

Gaetano Megna
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