«La lotta alla ‘ndrangheta resta la nostra priorità»

REGGIO CALABRIA Seimila denunce, 1159 arresti, sette maxioperazioni antimafia, venti latitanti individuati, fra cui uno inserito nell’elenco dei latitanti pericolosi, Santo Vottari, e due in quello dei latitanti di massima pericolosità, Giuseppe Giorgi e Rocco Morabito, sequestri e confische per di beni per un valore complessivo di 218 milioni di euro. Questi non sono che alcuni dei numeri che danno il metro dell’attività dei carabinieri nel 2017 appena trascorso. «Reggio Calabria e la sua provincia non sono densamente popolate, ma questi sono numeri pari a quelli che si registrano in grandi città – dice il comandante provinciale Giuseppe Battaglia –. Questo si deve anche alla capillare copertura del territorio garantita dalle stazioni». Piccoli presìdi territoriali, in grado di fornire anche informazioni fondamentali per lo sviluppo di operazioni capaci di varcare anche i confini nazionali, le stazioni – spiega Battaglia – fanno parte della colonna vertebrale del “modello operativo Reggio Calabria” «che sta facendo scuola in ragione di risultati evidenti». Sul fronte della diffusione delle armi da fuoco – dice il comandante – «gli sforzi sostenuti hanno fornito risultati lusinghieri, con il rinvenimento e sequestro di 82 fucili, 65 pistole, 14 ordigni artigianali e circa 14.000 munizioni di vario tipo e calibro ed il contestuale arresto di 54 persone e la denuncia in stato di libertà di altre 41, a vario titolo ritenute responsabili di illecita detenzione di armi, munizioni e materiale esplodente». Positivi anche i numeri relativi al contrasto della produzione di canapa, con l’individuazione di 57 piantagioni per un totale di 65.594 piante di cannabis. Risultati possibili – spiega – grazie anche al coordinamento della procura della Repubblica e della Dda. «E un ringraziamento particolare – ha voluto sottolineare Battaglia – va all’attuale Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Federico Cafiero De Raho, il quale a Capo della Procura della Repubblica di Reggio Calabria ha dato impulso alla cattura di latitanti di ‘ndrangheta, alcuni dei quali ricercati da oltre un ventennio. Sotto la sua gestione sono stati acquisiti 13 collaboratori di giustizia e 2 testimoni, significativo in un territorio governato dall’omertà». 
Allo stesso modo il comandante ha voluto ringraziare le altre forze di polizia, con cui più volte i carabinieri hanno lavorato gomito a gomito, le autorità amministrative territoriali e il prefetto Michele di Bari « per la costante e insostituibile opera di coordinamento nell’attività preventiva». Per Battaglia, «il contrasto alla ‘ndrangheta è e rimane la nostra priorità» afferma Battaglia, ma nel 2017 estremo rilievo è stato dato anche all’attività di prevenzione «attraverso un costante controllo del territorio e della circolazione stradale. Nel 2017 sono state controllate circa 227 mila persone e oltre 150 mila mezzi nel corso di circa 36.500 servizi esterni di controllo del territorio, che hanno assicurato la vigilanza nell’arco delle 24 ore dell’intero territorio provinciale, ma sono state intensificate anche  le verifiche nei fine settimana ed in prossimità di locali notturni, al fine di ridurre gli incidenti e il numero delle vittime della strada».