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STIGE | Colpo ai clan crotonesi: 169 arresti tra Italia e Germania

CROTONE Maxi operazione dei carabinieri del Ros e di quelli del Comando provinciale di Crotone contro la ‘ndrangheta: 169 gli arresti in corso di esecuzione dalle prime ore di questa mattina in div…

Pubblicato il: 09/01/2018 – 5:44
STIGE | Colpo ai clan crotonesi: 169 arresti tra Italia e Germania

CROTONE Maxi operazione dei carabinieri del Ros e di quelli del Comando provinciale di Crotone contro la ‘ndrangheta: 169 gli arresti in corso di esecuzione dalle prime ore di questa mattina in diverse regioni italiane e in Germania, al termine di indagini coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Catanzaro, nello specifico dal procuratore capo Nicola Gratteri, dall’aggiunto Vincenzo Luberto e dai sostituti Domenico Guarascio, Fabiana Rapiano e Alessandro Prontera. Tra gli arrestati una decina di amministratori locali tra sindaci, vicesindaci, assessori e presidenti dei consigli comunali di Cirò Marina, Strongoli, Mandatoriccio, Casabona e San Giovanni in Fiore. In manette anche il presidente della Provincia di Crotone Nicodemo Parrilla, eletto esattamente un anno fa con il 62,2% dei voti: secondo gli inquirenti avrebbe ottenuto quel ruolo grazie alle pressioni della cosca. Le accuse rivolte ai 169 indagati sono associazione mafiosa, estorsione, peculato, turbata libertà degli incanti, corruzione e danneggiamento, reati tutti aggravati dal metodo mafioso. Secondo quanto emerso dall’indagine, la cosca Farao si sarebbe infiltrata in tutti i settori della vita economica locale: dal porto di Cirò al commercio del pescato, dalla raccolta dei rifiuti al business dei migranti oltre che il settore turistico e le slot machine.
Le indagini hanno documentato l’infiltrazione mafiosa in diversi settori economici e imprenditoriali anche all’estero, circostanza che ha consentito alla cosca di strutturarsi come una vera a propria “holding criminale” capace di gestire affari per milioni di euro. I particolari dell’operazione, denominata “Stige”, verranno resi noti in una conferenza che si terrà alle 10.30 presso la sede della Procura della Repubblica di Catanzaro.

SEQUESTRO DA 50 MILIONI Nel corso dell’operazione sono stati anche sequestrati beni ritenuti riconducibili alla cosca Farao-Marincola per oltre 50 milioni di euro complessivi. Si tratta di patrimoni, viene sottolineato dagli investigatori, accumulati illecitamente nel corso degli anni. Il gruppo criminale era ramificato in diverse regioni e la sua operatività, come accertato dai carabinieri in collaborazione con la polizia tedesca, si estendeva anche ai lander dell’Assia e del Baden-Wurttemberg. Le indagini hanno ricostruito uno scenario definito dai carabinieri di «pervasiva infiltrazione mafiosa» in diversi settori economico-imprenditoriali, dal commercio di prodotti vinicoli e alimentari alla raccolta dei rifiuti; dai servizi funebri agli appalti pubblici. Scoperta, inoltre, una «fitta rete di connivenze» da parte di amministratori pubblici. Gli arresti e i sequestri sono stati eseguiti dai carabinieri in Italia e contestualmente dalla Polizia tedesca in Germania.

ale. tru.