CATANZARO «Evidentemente l’eccessiva ricerca di protagonismo che caratterizza il clima pre-elettorale, rende assai difficile il dialogo e il rispetto che si dovrebbe avere rispetto a questioni di cui non sempre e non tutti hanno piena conoscenza e consapevolezza». Così la giunta regionale, con una nota dell’ufficio stampa, replica alle denunce sollevate dal deputato 5 Stelle Laura Ferrara su presunte risorse sottratte al Por 2007-2013.
«Nella speranza che l’onorevole Ferrara – si legge nella nota della giunta – possa prendere serenamente atto delle nostre argomentazioni, appare utile sintetizzarle, pur rischiando di annoiare quanti ci leggeranno e ribadendo, ancora una volta, che unico obiettivo dell’attuale governo regionale non è quello di rivendicare meriti, ma occuparsi dei calabresi e delle loro problematiche. Lo spostamento di risorse cui fa riferimento l’onorevole Ferrara, è una decisione assunta a livello centrale dall’allora governo nazionale che ha interessato un ampio numero di programmi operativi regionali e nazionali, non solo quello della Calabria».
Secondo la Regione, «l’operazione, assolutamente pubblica e trasparente, era finalizzata ad accelerarne l’attuazione, a fronte di criticità anch’esse note, trasferendo una parte del cofinanziamento nazionale dai programmi a un altro contenitore programmatico, il Piano di azione e coesione (Pac), che ne ha in larga parte mantenuto la medesima destinazione territoriale e obiettivi. Dal momento che la misura ha interessato solo un segmento della quota nazionale dei programmi, e non i finanziamenti europei, non sono state disattese le tempistiche dettate dalla Commissione per questi ultimi».
«L’operazione, per altro – prosegue la nota – è stata ispirata da motivazioni di semplificazione burocratica, preso atto che un cofinanziamento nazionale troppo ingente era tra i possibili fattori che determinavano rallentamenti nella spesa. Vale la pena rammentare che il riutilizzo delle risorse Pac da parte del governo, cui fa accenno l’onorevole Ferrara ed effettivamente verificatasi con la legge di stabilità 2015, è stata contestata in diversi pareri della Conferenza delle Regioni. In ogni caso, tutta la documentazione generale relativa al PAC, inclusi gli aggiornamenti sullo stato di avanzamento e successive riprogrammazioni, è consultabile sul sito dell’Agenzia per la Coesione Territoriale al seguente link. Per quanto riguarda la Calabria, tutti gli atti amministrativi relativi alla riprogrammazione dei due programmi operativi sono consultabili sul sito della Regione: http://www.regione.calabria.it/archiviopor/pac-piano-azione-coesione/9programmazione-2007-2013- principale/3709-pac».
L’ufficio stampa precisa come «tali atti sono stati regolarmente approvati dalla Commissione Europea e adottati in sede di Comitato di Sorveglianza».
«In merito ai progetti retrospettivi – aggiungono dalla Cittadella – altro aspetto su cui si è operato in piena trasparenza (il dato sull’incidenza è stato comunicato alla Corte dalla stessa Regione), si ribadisce quanto illustrato in un comunicato di commento ai rilievi della Corte dei Conti. Il ricorso a tali progetti, resosi necessario a fronte di ritardi nell’assorbimento e criticità anche progettuali ereditati dalla precedente gestione, è avvenuto nel pieno rispetto dei criteri di addizionalità e coerenza con gli obiettivi del programma. Il dipartimento si è attenuto a tutte le indicazioni fornite dagli Organismi nazionali e comunitari per la selezione, la verifica di ammissibilità e di regolarità procedurale dei progetti retrospettivi imputati al programma operativo. Inoltre, non appena la Commissione avrà validato la chiusura del programma, si procederà a quantificare l’importo delle risorse “liberate” da tali progetti per un coerente reimpiego».
«In conclusione – si legge infine nella nota dell’esecutivo regionale – dispiace che l’onorevole Ferrara parli di un presunto “ritardo” sul programma operativo 2014-2020, visto che la sua attuazione viaggia, invece, ad un ritmo pienamente in linea con la media nazionale, come si evince dal portale open data della stessa Commissione Europea (procedure per un totale di 1.524.849.681 euro pari al 64% del totale delle risorse del programma; spesa certificata al 31 dicembre è di 125.248.829 pari al 5,3%). Inoltre, la stampa potrà porre ulteriori quesiti ai rappresentati della Regione e della Commissione Europea in occasione del prossimo comitato di sorveglianza che si terrà a Reggio Calabria della Magna Grecia il 2 febbraio prossimo».
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