CROTONE Affondano nello “Stige” le amministrazioni comunali di Cirò Marina, Strongoli, Casabona e l’ente provincia di Crotone. In manette sono finiti tra gli altri amministratori locali di primissimo piano quali il presidente della Provincia di Crotone, Nicodemo Parilla, che tra l’altro è anche sindaco di Cirò Marina e il suo vice Giuseppe Berardi e il presidente del consiglio comunale, Giancarlo Fuscaldo, il sindaco di Strongoli, Michele Laurenzano, e il vicesindaco di Casabona, Domenico Cerrelli. Le storie politiche degli arrestati sono variegate. Parrilla inizia la sua attività di sindaco di Cirò Marina nel 2006,candidato dalla sinistra con la quale rompe proprio per come aveva governato il Comune della seconda città della provincia di Crotone, per numero di abitanti. Alle elezioni del 2011 si candida e viene battuto da Roberto Siciliani, che è tra gli arrestati di oggi.
Siciliani viene sostenuto dai Demokratici di Enzo Sculco. La consiliatura di Siciliani si conclude con la rottura con Sculco, che ripesca Parrilla e lo ricandida a sindaco nel 2016. Parilla ritorna, grazie al sostegno dei Demokratici di Sculco, alla guida del Comune di Cirò Marina, insieme al vice sindaco. Il 9 gennaio 2017 Parrilla viene anche eletto presidente della Provincia di Crotone, sostenuto sempre dai Demokratici. Il suo avversario in questa ultima competizione è stato il sindaco di Verzino, Franco Parise. La storia politica del sindaco di Strongoli è tutta riconducibile al Partito democratico, mentre il vicesindaco di Casabona non ha un’appartenenza chiara.
Gaetano Megna
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