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Arrestati i pusher della “Catanzaro bene” – VIDEO

CATANZARO Giovani vessati e picchiati per saldare i loro debiti di droga. Da qui ha preso avvio, nei primi mesi del 2016, l’indagine, condotta dai carabinieri della Compagnia Catanzaro, che ha port…

Pubblicato il: 10/01/2018 – 9:30
Arrestati i pusher della “Catanzaro bene” – VIDEO

CATANZARO Giovani vessati e picchiati per saldare i loro debiti di droga. Da qui ha preso avvio, nei primi mesi del 2016, l’indagine, condotta dai carabinieri della Compagnia Catanzaro, che ha portato, mercoledì mattina, all’arresto di 4 giovani catanzaresi residenti nel quartiere Siano, ritenuti responsabili, a vario titolo, di aver messo in piedi, spiegano i carabinieri, «un vero e proprio sodalizio criminale che, dedito allo spaccio di marijuana e hashish, aveva disseminato il terrore tra i numerosi giovani acquirenti». Pugni, schiaffi, estorsioni e minacce di morte, ritorsioni violente, appostamenti presso le rispettive abitazioni, violenze attuate con più condotte e in tempi diversi. Questo, stando a quanto emerge dall’indagine, dovevano subire le vittime, alcune delle quali minorenni, che, cadute nella trappola della dipendenza, nell’impossibilità di pagare lo stupefacente, lo ricevevano “a credito” entrando così in un vortice vizioso.
Alcune delle vittime, molte delle quali appartenenti alla “Catanzaro bene”, per saldare il debito hanno anche sottratto ai genitori alcuni monili in oro o il bancomat per prelevare il denaro da dare ai pusher; altri, addirittura, secondo i carabinieri si erano messi al servizio del gruppo, trasformandosi, a loro volta, in spacciatori. In altri casi, infine, a ricevere minacce erano stati gli stessi genitori dei giovani che, per proteggere l’incolumità dei propri figli, avevano, spontaneamente attivato un canale diretto con i pusher a cui versavano somme anche per diverse migliaia di euro.
L’indagine, denominata “Payback” e condotta dal Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia del capoluogo, è nata da due distinte denunce presentate ai carabinieri di Villa Trieste da parte di genitori ormai esasperati dalle continue richieste di denaro dei figli che dovevano pagare i loro debiti di droga.
Gli accertamenti effettuati dai carabinieri hanno permesso di far emergere l’esistenza di «un vero e proprio gruppo criminale responsabile di numerosi episodi di spaccio, richieste estorsive, e gravi minacce e violenze fisiche con conseguenti lesioni personali subite dalle vittime». Il tutto ha costituito il fondamento probatorio grazie al quale il gip di Catanzaro su richiesta della locale Procura ha emesso i provvedimenti cautelari, eseguiti questa mattina con il supporto di una squadra di cani antidroga del Nucleo cinofili di Vibo Valentia.
In manette è finito Domenico Canino, 23 anni, con precedenti specifici («già noto alle cronache locali – fanno sapere i carabinieri – per essere stato individuato, nel 2013, quale referente principale dello spaccio di droghe leggere ai giardini San Leonardo») ritenuto il capo del gruppo. Arresti domiciliari, invece, per Matteo Raffaele (22 anni), Pietro Barberio (22) e Raffaele Canino (22).

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