REGGIO CALABRIA «La campagna elettorale sta assumendo la caratteristica del gioco a chi la spara più grossa. Siamo davanti a tante e tante promesse, che non sempre hanno una compatibilità economica. Credo che le persone non vadano mai prese in giro. Bisogna dire loro come stanno le cose». Lo ha detto la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, nel corso di una conferenza stampa a Reggio Calabria. «Leggo che il bilancio di queste promesse elettorali – ha aggiunto – si aggira sui 200 miliardi di euro. È evidente che molte di queste promesse, di fatto, saranno irrealizzabili. Credo, invece, che vadano messe a fuoco due o tre cose su cui davvero il Paese ha bisogno di muoversi. Il tema della crescita e dello sviluppo è collegato anche a questo. Una nuova riforma del fisco, a tutela del lavoro, a tutela della famiglia, sono i due cardini indispensabili per cambiare il Paese e per cambiarlo in meglio, attraverso un forte dialogo sociale».
L’INCONTRO IN PREFETTURA Il prefetto di Reggio, Michele di Bari ha incontrato la segretaria generale della Cisl, accompagnata da Rosi Perrone, segretaria regionale per la Calabria, e da Luigi Sbarra, segretario generale Fai Cisl. All’incontro erano presenti il procuratore vicario Gaetano Paci, il questore Raffaele Grassi e i comandanti provinciali di carabinieri e guardia di finanza, Giuseppe Battaglia e Flavio Urbani. Nell’occasione, il prefetto «ha dapprima evidenziato – si legge in una nota – il ruolo strategico delle organizzazioni sindacali nell’affermazione della legalità nei luoghi di lavoro, per sottolineare, poi, gli impegni reciproci assunti in importanti e significativi protocolli di legalità sottoscritti nel settore della prevenzione e del contrasto alla criminalità organizzata». Di Bari ha quindi tracciato il quadro della situazione sociale ed economica della provincia, soffermando in particolare l’attenzione sugli indici intollerabili di disoccupazione in genere e giovanile in specie. «Il prefetto ha, quindi, sottolineato – si legge ancora nella nota – i positivi risultati conseguiti nelle attività di contrasto al fenomeno del caporalato e del lavoro irregolare, anche con l’impegno delle organizzazioni sindacali, presenti nei Tavoli di coordinamento istituiti in Prefettura nell’ambito dei protocolli sperimentali contro i citati fenomeni. Analoghe considerazioni ha espresso anche il procuratore Paci, che ha segnalato il fondamentale contributo del sindacato nell’ambito delle diuturne e quotidiane battaglie per la riaffermazione della legalità e del rispetto delle regole nel delicato settore del lavoro. La segretaria generale Cisl, nel ringraziare il prefetto di Reggio per il cordiale incontro, ha posto l’accento sulla ricca tradizione di impegno sindacale in materia di diritti del lavoro e di contrasto alle organizzazioni criminali, manifestando piena disponibilità ad affiancare le istituzioni in tale nevralgico settore. La Furlan, ha infine voluto suggellare tale volontà di collaborazione, apponendo la propria firma sul Registro della cittadinanza attiva “Una firma contro la ‘ndrangheta”, posto in Prefettura».
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