CROTONE La Provincia di Crotone rischia di perdere anche il vicepresidente. Il presidente Nicodemo Parrilla è stato esautorato essendo l’arrestato più illustre dell’operazione Stige della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro; oggi il suo vice, Armando Foresta, parlando con i dipendenti ha annunciato la volontà di dimettersi. La circostanza lascia perplessi in quanto questa mattina, appena giunto al palazzo della provincia in via Mario Nicoletta, non ha fatto nessun cenno all’idea di lasciare. Sembrava, secondo quanto hanno riferito i dipendenti, che la giornata dovesse procedere senza alcun sussulto. La situazione è cambiata dopo l’incontro del vicepresidente con il prefetto di Crotone, Cosima Di Stani.
Il giorno dell’arresto di Parrilla, Foresta aveva interpellato il prefetto per chiedere su come doveva regolarsi e Di Stani lo aveva invitato, per il momento, ad andare avanti considerato che gli era stata conferita la delega ufficiale di vicepresidente. Questa mattina, molto probabilmente, in Prefettura si era recato per avere altri ragguagli, ma nessuno può escludere che possa essere stato convocato dal prefetto per riferirgli qualcosa che lo riguarda. L’unica cosa certa è che il suo umore, secondo quanto riferiscono i dipendenti dell’ente intermedio, era completamente cambiato. Che cosa gli avrà riferito il prefetto? Probabilmente lo sapremo nelle prossime ore. La Provincia resterà dunque senza guida, perché per gli enti di secondo livello non è previsto lo statuto del commissario prefettizio. Il nuovo governo dovrà essere indicato dalle elezioni, a meno che il prefetto, nelle more, non decida di nominare un commissario ad acta per l’approvazione del bilancio. Un commissario che, comunque, non avrà i poteri dell’amministratore.
Gaetano Megna
redazione@corrierecal.it
x
x