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«A Cosenza il reparto di cardiologia funziona bene»

COSENZA Nel salone degli specchi della Provincia di Cosenza, la sanità calabrese, e non solo, si dà uno strappo di orgoglio. Esamina ma soprattutto propone una filosofia nuova di trattare il malato…

Pubblicato il: 12/01/2018 – 11:12
«A Cosenza il reparto di cardiologia funziona bene»

COSENZA Nel salone degli specchi della Provincia di Cosenza, la sanità calabrese, e non solo, si dà uno strappo di orgoglio. Esamina ma soprattutto propone una filosofia nuova di trattare il malato che lo metta al centro come caso umano prima che clinico. In Italia la principale causa di morte sono i problemi cardiovascolari e il simposio medico si concentra proprio su questo tema grazie al contributo della dottoressa Maria Grandinetti, del dottor Massimo Massetti direttore di area cardiovascolare del Policlinico Gemelli e del dottor Francesco Greco dell’unità operativa cardiologica dell’ospedale civile dell’Annunziata di Cosenza.

IL CAPITALE UMANO Sul binario medico-paziente dovrà necessariamente la sanità del futuro. Ne è profondamente convinto il professore Massetti. «Negli ultimi 20 anni è cambiato profondamente il profilo dei malati. Non dobbiamo accontentarci solo di nuove scoperte in campo farmaceutico – dice – ma di quando si genera esperienza medica nel dialogo tra medici». Il specialista del Gemelli dopo un ventennio trascorso in Francia però ci tiene a ribadire la necessità di un ospedale che si sviluppi non verticalmente ma orizzontalmente. «Il paziente deve essere sempre al centro delle cure – aggiunge – ma tutto deve essere consentito dall’ospedale e in Italia, non tutte le strutture ci aiutano a portare avanti questo tipo di filosofia medica».

CARDIOLOGIA A COSENZA «Il reparto di cardiologia a Cosenza, funziona e anche bene». La buona notizia alla gremita platea la dà il responsabile del reparto Francesco Greco. «Tra qualche settimana partiranno anche i lavori per la seconda sala di emodinamica. Ed è un traguardo strutturale che premia gli ottimi risultati raggiunti da un punto di vista medico da un gruppo che lavora insieme da venti anni». Il medico, nel ripercorrere i 25 anni di cardiologia invasiva a Cosenza, non manca di sottolineare come anche a Cosenza si possa essere curati come nei migliori centri in tutta Italia. «Riusciamo a fornire cure a chi soffre di cardiopatia ischemica e cronica, così come chi è colpito da infarto acuto. Ma anche chi soffre del cosiddetto “Tronco comune” o chi ha il classico “buchino al cuore” o soffre di fibrillazione atriale».

NUOVO OSPEDALE Il tema medico fornisce al presidente della provincia Franco Iacucci la possibilità di intervenire sulla costruzione del nuovo nosocomio a Cosenza. «Entro gennaio si celebrerà l’assise comunale per sciogliere i dubbi sull’ubicazione del nuovo ospedale. La regione Calabria con lo studio di fattibilità ha già individuato il luogo più adatto che è quella di Vaglio Lise. Siamo pronti per partire, la provincia di Cosenza ha bisogno di una struttura all’avanguardia che sia capace di soddisfare i bisogni non solo dei cosentini ma di tutti i calabresi».  

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