STIGE | Provincia di Crotone nel caos

CROTONE Si cerca una soluzione che, al momento, non c’è. In seguito all’arresto del presidente della Provincia di Crotone, Nicodemo Parrilla, rimasto impigliato nelle maglie dell’operazione “Stige”, messa in campo dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, l’ente intermedio è in balia delle onde. Il vice presidente Armando Foresta ieri si è dimesso, dopo un incontro con il prefetto di Crotone, Cosima Di Stani. L’ente intermedio è rimasto senza governo in un momento di grande crisi: nelle casse non c’è un centesimo per pagare gli stipendi ai lavoratori, che già avanzano la mensilità di dicembre e la tredicesima e l’attività è ferma da mesi. I soldi potrebbero arrivare da rimesse dello Stato e della Regione, già destinati all’ente, ma prima occorre approvare il resoconto finanziario 2016 e il bilancio preventivo e consuntivo 2017. L’approvazione dei bilanci potrebbe consentire alla Provincia di Crotone di accedere anche ad altri finanziamenti. Ci sono 30 milioni di euro che il governo nazionale ha destinato agli enti in difficoltà, a condizione che questi si mettano in regola entro il prossimo 28 febbraio. Il problema è proprio quello di mettersi in regola, approvando, come consiglio provinciale, le delibere necessarie. Manca, però, la figura del presidente o del facente funzioni indispensabile per la convocazione del Consiglio. Ieri si sono riuniti tutti i consiglieri (maggioranza e minoranza) e hanno deciso di dimettersi, spostando, però, l’efficacia delle dimissioni a dopo l’approvazione dei documenti finanziari. Hanno anche deciso di assegnare il compito di presidente facente funzioni al consigliere anziano, che è Foresta. Dal canto suo il vice presidente dimissionario, secondo quanto riferito, avrebbe rifiutato di presiedere il consiglio anche nella sua qualità di consigliere anziano. Del governo della Provincia non ne vuole più sapere. I consiglieri hanno fatto l’ipotesi di dare l’incarico di presidente facente funzioni al secondo consigliere più votato, che è il giovane Rino Lerose, assessore comunale ai Lavori pubblici di Cutro. Lerose probabilmente accetterà, ma la questione va concordata con il prefetto, che ha già sollecitato la convocazione del Consiglio. Mentre si discute per trovare una soluzione praticabile i lavoratori fanno pressioni per essere pagati. Hanno anche chiesto l’intervento dei segretari provinciali della funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil che, questa mattina, hanno scritto una mail al prefetto per chiedere un incontro urgente. 

Gaetano Megna
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