«Il Ponte di Calatrava un messaggio positivo per l'intero Sud»

I cambiamenti modificano, ancor prima che l’aspetto di una città, soprattutto l’orientamento all’innovazione e allo sviluppo di chi vive ogni giorno una comunità. Questa amministrazione attraverso un’azione concreta mirata a riqualificare, bonificare ed implementare i servizi via via in tutte le aree della città, anche quelle periferiche, sta risanando tutti i disastri ereditati dalla cattiva gestione di chi ha tenuto Cosenza in ostaggio per tanti anni». Lo dichiara Vincenzo Trotta, coordinatore provinciale di Forza Italia Giovani a Cosenza.
Il Ponte di Calatrava è un’opera importante che unisce la città antica a quella nuova, attraverso un percorso che diventerà anche pedonale con il parco Mancini aumentando la fruibilità e il benessere dei cittadini e rendendo centrale una zona marginale in cui sono stati inoltre costruiti “nuovi pezzi di città” e grandi opere e attrezzature pubbliche come il Planetario oltre a interventi urbani nel verde pubblico e azioni di risanamento di aree da sempre relegate ad ospitare campi rom fatiscenti. Si sta per appaltare inoltre il Piano delle Periferie (circa 20 milioni di euro già finanziati) con interventi straordinari oltre che su Via Popilia anche nelle zone di San Vito, Serra Spiga e nel centro storico.
È importante fare alcune precisazioni sul progetto di realizzazione dell’infrastruttura disegnata da Santiago Calatrava che rappresenta uno dei ponti strallati più alti d’Europa. Il finanziamento è in parte proveniente da risorse strutturali (Psu) e in parte da risorse regionali (Pru). 
I fondi destinati ai Pru (programmi di riqualificazione urbana) riguardano anche le opere pubbliche che devono essere realizzate nelle aree dov’è presente edilizia sociale, e possono concorrere pertanto all’urbanizzazione di queste aree.
La Regione a fronte di circa 18 milioni di euro di investimenti complessivi realizzati con i Pru ha finanziato solo 6.600.000, cioè solo un terzo del costo del ponte. La maggior parte delle somme, destinate per lo più nelle aree di Gergeri e via Popilia, sono investimenti di privati (palazzi) e in piccola parte dell’amministrazione comunale utilizzati per la realizzazione di importanti opere pubbliche che hanno riqualificato i suddetti quartieri, prima emarginati e degradati. Nello stesso programma sono stati realizzati dai privati centinaia di appartamenti locati o ceduti con la formula di edilizia pubblica convenzionata, prevista proprio dal Pru di Cosenza, all’epoca di Mancini senior, per mezzo degli accordi tra il comune ed i privati a favore di determinate fasce sociali.
Al di là dei detrattori di professione, abituati a percorrere la strada della distruzione e mai quella della costruzione, l’inaugurazione del Ponte di Calatrava rappresenta non solo un’importante opera pubblica, che si posiziona in un contesto di rigenerazione e riqualificazione di un’area per anni considerata marginale e immersa nel degrado ma anche un messaggio per tutto il Sud: è possibile rappresentare il cambiamento che vogliamo vedere intorno a noi stessi, in un Paese malgovernato in cui diventa sempre più difficile realizzare opere pubbliche di qualità e soprattutto completare i lavori in tempi brevi. La realizzazione del Ponte di Calatrava, in un momento in cui politica e partiti ci mettono del proprio nel processo di disaffezione dei cittadini verso essi, certifica che c’è un Sud che cresce, riportando nei cosentini, nei calabresi, il sogno di sentirsi protagonisti in un percorso che è e diventa sempre più simbolo del buon governo.
Non ci resta che unire le forze del bene, dicendo ai detrattori: ‘Non invidiate, applaudite e poi fate di meglio, se i cittadini ve ne daranno la possibilità.

*Coordinatore Provinciale Forza Italia Giovani Cosenza