REGGIO CALABRIA «Stupisce con quale tenuità Renato Brunetta venga in Calabria a ostentare un accordo strutturato del suo partito con la Lega. Stupisce ancor di più il fatto che voglia ossequiare uno pseudo gemellaggio “di cappotti” con il Veneto». È quanto afferma, in una nota, il consigliere Giuseppe Neri, segretario questore del consiglio regionale. «Un endorsement allo schieramento di Salvini che, mi auguro – prosegue Neri – provochi un sussulto d’orgoglio ai cittadini calabresi. Brunetta, con forza, rivendica un’alleanza con chi storicamente e per cultura politica, ha sempre disprezzato il Sud, e la Calabria in particolare. Basta ricordare le dichiarazioni altamente offensive di qualche settimana addietro, di un esponente della Lega, nei confronti dei medici calabresi. Eppure non ricordo delle prese di posizione dell’on. Brunetta in merito, né tantomeno di Salvini. Brunetta vuole presentarsi come progetto di governo credibile, dopo aver convintamente votato al referendum per l’autonomia della Lombardia. Una richiesta che delinea l’approccio politico sempre perseguito dalla Lega federalista. Di contro, come gruppo dirigente Pd, non accettiamo ipocrisie perché, con i fatti, questo governo ha dimostrato un’attenzione costante verso il Mezzogiorno e verso la Calabria. Provvedimenti tangibili di cui Brunetta e la sua sbiadita memoria devono prenderne atto».
«Dai “Patti per il Sud” – sostiene ancora Neri – al provvedimento “Io Resto al Sud”, agli ingenti finanziamenti per i collegamenti ferroviari e stradali, investimenti diretti sulle infrastrutture, finanziamento della Zes di Gioia Tauro. L’ex ministro vuole proporre in Calabria un modello politico fallimentare che per un ventennio ha avuto la possibilità di intervenire decisamente sulle politiche della nostra regione e non l’ha fatto. Parla felicemente e, con una leggerezza che appartiene a chi non conosce i territori, di “cappotti” elettorali. Paragonando il Veneto alla Calabria. La sua analisi ci fa ben sperare. Sarei curioso di capire in quale collegio uninominale si candiderà Brunetta, se avrà il coraggio di affrontare l’elettorato, per avere una così totale contezza della situazione, tale da millantare un “cappotto” in Calabria e in Veneto. Se la memoria non mi inganna, si candidò due volte a sindaco di Venezia con effetti del tutto negativi; addirittura la seconda volta, nel 2010 si candidò da ministro e perse al primo turno. Il centrosinistra ha dimostrato di saperlo fare governando i processi politici, portando a casa dei risultati storici in termini di gestione del flusso dei migranti, diritti civili, politiche per il lavoro ed occupazione. Numeri facilmente rintracciabili nei dati Istat».
«Un progetto di governo con la Lega – sottolinea ancora Neri – sarà ampiamente respinto dai calabresi, che credono nella serietà di una forza moderata che possa guidare il Paese con sobrietà e consapevolezza. Abbiamo in casa l’esempio del ministro degli Interni. Ecco ai calabresi chiedo di scegliere tra una coalizione che propone come baricentro politico e istituzionale Marco Minniti ed una coalizione che propone tra i suoi leader decisionali Matteo Salvini».
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