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«Abbandonati sull'A3 al gelo e senza soccorsi»

COSENZA Sono passati due anni. Il 19 gennaio del 2016 per molti viaggiatori che si sono trovati sull’allora Salerno-Reggio Calabria che viaggiavano tra Cosenza e Rogliano fu una giornata tremenda e…

Pubblicato il: 16/01/2018 – 17:32
«Abbandonati sull'A3 al gelo e senza soccorsi»

COSENZA Sono passati due anni. Il 19 gennaio del 2016 per molti viaggiatori che si sono trovati sull’allora Salerno-Reggio Calabria che viaggiavano tra Cosenza e Rogliano fu una giornata tremenda e glaciale. Furono più di sei le ore di attesa in balia della tormenta di neve che colpì la provincia di Cosenza. Rimasero tutti solo infreddoliti per miracolo ma, come testimoniarono le immagini condivise sui social network, furono delle ore complesse. La macchina dei soccorsi tardò ad arrivare e da quell’episodio partì un’inchiesta che ora è diventata un processo. Sono stati rinviati a giudizio gli ingegneri Vincenzo Marzi e Nicola Nocera. Per entrambi l’accusa è di omissioni in atto di ufficio. Il decreto che dispone la celebrazione del processo ne spiega i motivi. «Rifiutavano indebitamente un atto del loro ufficio che per ragioni di sicurezza pubblica doveva essere compiuto senza ritardo». Ai due in particolare è contestata «l’omissione delle procedure relative al piano neve ed in particolare la tempestiva attivazione dei codici allerta ed intervento non chiudendo gli imbocchi autostradali». E proprio dall’ingresso nel tratto autostradale parte la fase dibattimentale. Ventiquattro persone si sono costituite parte civile e sono state ascoltate dal collegio giudicante presieduto dal giudice Giusi Ianni. Gli avvocati Giovanni Carlo Tenuta, Marco Aquila, Roberto Romei, Antonio Feraco e Daniela Pepe hanno disposto la passerella dei loro assistiti per raccontare le ore trascorse sotto la tormenta di neve. Poche domande, quelle del pubblico ministero Antonio Bruno Tridico, e risposte che con aggiunta o meno di particolari scandivano le ore al gelo. «Nessuno ci ha detto di non imboccare l’autostrada – raccontano i testimoni al banco –. Non abbiamo visto i soccorsi sulla strada». In diversi si sono trovati sui mezzi di trasporto pubblico delle Ferrovie della Calabria che raccontano come all’ingresso autostradale di Cosenza Nord alle 10.30 nessuno li ha fermati, autostrada aperta e fermo dopo solo qualche centinaio di metri. 

mi. pr.

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