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Blitz antidroga a Pescara, un reggino tra i latitanti – VIDEO

PESCARA Smantellata a Pescara dai carabinieri un’organizzazione dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti. L’operazione, denominata “Sparta”, ha portato a 14 arresti (13 in carcere e 1 ai domici…

Pubblicato il: 16/01/2018 – 14:41
Blitz antidroga a Pescara, un reggino tra i latitanti – VIDEO

PESCARA Smantellata a Pescara dai carabinieri un’organizzazione dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti. L’operazione, denominata “Sparta”, ha portato a 14 arresti (13 in carcere e 1 ai domiciliari), di cui tre sono ancora da eseguire. Nel corso dell’attività del Nucleo investigativo del Comando Provinciale di Pescara, che ha preso il via nell’ottobre del 2015, sono stati eseguiti anche 6 arresti in flagranza di reato. In totale sono 45 gli indagati, tra cui tre minorenni. Nel corso delle indagini è stata sequestrato oltre 1,5 kg di droga (cocaina, marijuana e hashish). Il giro di affari è di circa un milione di euro, con 10 kg di droga smerciata. La centrale dell’attività di spaccio è stata individuata nei quartieri Rancitelli e San Donato e fa capo alla famiglia di origine Rom Spinelli. Tra gli arrestati i coniugi Elena , detta “Carmosina”, e Lino Spinelli, detto “Ciabbotto”, di 37 e 46 anni. I carabinieri hanno accertato decine e decine di episodi di cessione di droga. Due i canali di approvvigionamento: albanese e criminalità meridionale. Gli arresti e le perquisizioni odierne (28) hanno interessato Pescara e le province di Bari, Reggio Calabria, Roma, Napoli e Chieti. Impiegati 150 carabinieri, le Unità cinofile e l’elicottero. L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal gip del Tribunale di Pescara Nicola Colantonio, su richiesta del pm Andrea Papalia. I dettagli dell’operazione sono stati illustrati, stamane, nel corso di una conferenza stampa dal comandante die carabinieri di Pescara, Colonnello Marco Riscaldati, dal maggiore Massimiliano Di Pietro e dal colonnello Gaetano La Rocca.

L’INCHIESTA Le indagini hanno preso il via dall’attività di monitoraggio del territorio e dagli accertamenti su persone dedite alla commissione di rapine a distributori di carburante «i cui proventi venivano impiegati per acquistare droga dalla famiglia Spinelli». Secondo i carabinieri, uno dei due canali di approvvigionamento della droga faceva capo ad un calabrese, di Reggio Calabria, sfuggito all’arresto perché latitante da diversi mesi. L’abitazione della famiglia Spinelli in via Rio Sparto e in via Lago di Capestrano era diventata una vera e propria centrale di spaccio. Gli investigatori hanno infatti rilevato un via vai continuo di clienti, appartenenti a tutte le fasce di età e ceto sociale. L’organizzazione utilizzava anche un collaudato sistema di “vedette”, che vigilava sull’eventuale arrivo delle forze dell’ordine . Da queste postazioni, inoltre, venivano filtrati e selezionati i clienti. «Con questa operazione – ha commentato il colonnello Riscaldati – crediamo di aver inferto un duro colpo all’attività di spaccio di droga nella città di Pescara, che si conferma importante centro di smercio, e provincia. Nel 2017 – ha sottolineato – come Arma dei Carabinieri di Pescara abbiamo arrestato oltre 80 persone, sequestrando in totale oltre 40 kg di droga. Questo vuol dire che a Pescara circola droga, con un consumo consistente anche nella provincia».

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