CATANZARO «Quella condotta dal presidente Grazioso Manno per la realizzazione della diga sul fiume Melito non può essere una battaglia solitaria, ma deve diventare una battaglia collettiva in cui scompaiono le bandiere e i colori politici. La Calabria sana e seria ha l’occasione di ritrovarsi, una volta, unita e consapevole per il raggiungimento di un obiettivo strategico. Stare accanto al presidente Manno rappresenta una prova di maturità per l’intera classe politica e dirigente della regione». Lo afferma il segretario-questore del consiglio regionale, Mimmo Tallini (Forza Italia), sostenendo che «la diga sul Melito può diventare un’opera simbolo del riscatto della Calabria, poiché in grado di muovere lo sviluppo partendo dall’ambiente e dalla corretta utilizzazione delle risorse naturali».
«Acqua, energia, tutela dell’ambiente, opportunità turistiche sono legate – ha osservato Tallini – alla realizzazione di questa opera. Noi ci auguriamo che anche questo governo ormai agli sgoccioli trovi il coraggio di stanziare un primo finanziamento. Non avremmo difficoltà ad applaudire il ministro Delrio. Ma se ciò non avverrà, lo chiederemo con ancora più forza al governo che nascerà dalle prossime elezioni. L’unica certezza – conclude l’esponente di Fi – è che la lotta appassionata del presidente Manno non resterà una corsa solitaria».
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