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Crotone, un intero quartiere costruito senza regole – VIDEO

CROTONE Sequestro preventivo per 84 villette, costruite in località Margherita a Crotone, con licenza edilizia rilasciata dal Comune di Crotone. Il provvedimento è stato emesso dal gip Michele Cioc…

Pubblicato il: 19/01/2018 – 14:06
Crotone, un intero quartiere costruito senza regole – VIDEO

CROTONE Sequestro preventivo per 84 villette, costruite in località Margherita a Crotone, con licenza edilizia rilasciata dal Comune di Crotone. Il provvedimento è stato emesso dal gip Michele Ciociola, che ha accolto la richiesta del sostituto procuratore Alfredo Manca. Così come ha sottolineato il procuratore della Repubblica presso il tribunale di Crotone, Giuseppe Capoccia, la vicenda ha origine nel lontano 2006, quando il Comune di Crotone ha chiesto «il declassamento di una zona “R4” individuata dal Piano di assetto idrogeologico  per la Regione Calabria”, quale sito “a forte rischio idrogeologico”». La zona,  quella di località Margherita, dove verranno costruite le 84 villette poste sotto sequestro, è attraversata dal “canale 19”, definito esondabile e, quindi, molto pericoloso. Il declassamento serviva per trasformare il sito in edificabile, considerato che «il vincolo “R4” impedisce persino la costruzione di una cuccia per cani». La Regione dal canto suo non ha mai accolto la richiesta del Comune, che, però, ha considerato validi i documenti tecnici allegati dai progettisti, attestanti la sicurezza dei luoghi. I reati sarebbero molti, ma tutti andati in prescrizione. Indagato, alla fine, è solo l’ex dirigente del settore Lavori pubblici del Comune di Crotone, Gianfranco De Martino. A lui viene contestato il reato di cui all’articolo 452 quater commi 1, 2 e 3 e articolo 452 quinquies  commi 1 e 2 del codice penale: «Per avere nella sua qualità di dirigente, per colpa generica consentita in negligenza, imprudenza ed imperizia, rappresentante della mancata valutazione della presenza nel territorio del Comune di Crotone di ampie aree classificate “R4” ad elevato rischio idrogeologico». Si tratta della contestazione di “pericolo colposo di disastro ambientale”.

Non ci sono altri indagati e soprattutto i proprietari delle villette non sono, al momento, accusati di nulla, anche se «l’indagine – hanno spiegato i magistrati –continua per fare chiarezza su interventi edilizi successivi alla costruzione delle villette». L’attività investigativa era partita per un esposto anonimo arrivato alla Procura, riguardante una consigliera comunale di maggioranza, proprietaria, insieme al marito, di una delle villette poste sotto sequestro. Il primo sopralluogo da parte delle forze dell’ordine risale al 12 giugno scorso. Le villette resteranno in uso ai proprietari che, comunque, non potranno dormire sonni tranquilli in caso di piogge o eventi climatici non comuni.
Per evitare pericoli agli abitanti  la Procura ha provveduto a nominare custode giudiziario l’attuale dirigente del settore Lavori pubblici del Comune di Crotone, Giuseppe Germinara, che ha sostituito da qualche mese De Martino. A Germinara viene fatto obbligo di «predisporre, in occasione di ogni avviso della Protezione civile di eventi meteorologici avversi, i necessari servizi di contrasto in tempo reale ossia di pronto intervento e previsione non strutturale ivi incluse ordinanze di sgombero degli immobili da parte degli occupanti». Il procuratore Capoccia ha detto che «Germinara dovrà stare sempre con la testa alzata a controllare l’arrivo di nuvole». La Procura si è avvalsa dell’attività dei carabinieri forestale, degli ispettori forestale presso il Tribunale e del Comando dei vigili urbani di Crotone.   

Gaetano Megna
redazione@corrierecal.it

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