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L'Asp conferma: Praia non ha (ancora) un vero ospedale

COSENZA «È necessario e inderogabile recuperare i requisiti strutturali della sala operatoria al fine di operare in condizioni di sicurezza. Per quanto attiene la chirurgia generale occorrerà proce…

Pubblicato il: 19/01/2018 – 15:49
L'Asp conferma: Praia non ha (ancora) un vero ospedale

COSENZA «È necessario e inderogabile recuperare i requisiti strutturali della sala operatoria al fine di operare in condizioni di sicurezza. Per quanto attiene la chirurgia generale occorrerà procedere ad attivare nuove procedure di reclutamento sia per mobilità che per concorso». Sull’ospedale di Praia a Mare il direttore generale dell’Asp elenca, così come richiesto dal consigliere regionale Carlo Guccione, il crono programma per il ripristino delle funzioni ospedaliere dell’ex Capt di Praia a Mare. In una lettera rivolta al direttore generale dell’Asp di Cosenza, Guccione aveva chiesto la tempistica necessaria per il ripristino dell’ospedale di Praia a Mare e se le funzioni di Pronto Soccorso, che appaiono ripristinate, sono in linea con le norme vigenti, ma anche rispettose delle caratteristiche tecniche e sanitarie proprie di un Pronto soccorso.
«Pur apprezzando l’impegno del dg dell’Asp, non possiamo non sottolineare che ancora c’è tanto da fare e non è possibile garantire un’assistenza sanitaria h24 e le urgenze. Mancano molte risorse umane per rendere operativo il presidio ospedaliero. E non può esistere un ospedale senza una sala operatoria funzionale. Ecco perché non basta elencare il cronoprogramma e i provvedimenti tendenti ad assicurare la riapertura dell’ospedale di Praia a Mare. Ma bisogna muoversi e disporre immediatamente le risorse umane e finanziarie necessarie al ripristino delle funzioni del nosocomio. Lo stesso Pronto soccorso non risulta essere iscritto nella rete del 118 per la gestione dell’infarto, dei traumi e dell’ictus. Patologie che evidentemente non posso essere trattate adeguatamente». È quanto afferma il consigliere regionale Carlo Guccione.
«La carenza di personale, i continui disservizi, le varie inefficienze, la mancata apertura dei reparti, come abbiamo avuto modo di leggere, hanno fatto scattare anche un’indagine della Procura di Catanzaro dopo la decisione del Consiglio di Stato sulla riapertura dell’ospedale. La giustizia ora farà il suo corso, ma nel frattempo bisogna garantire al più presto i Livelli essenziali di assistenza e assicurare quel diritto alla salute garantito dalla Costituzione dando seguito a quello che è stato previsto per la riapertura dell’ospedale di Praia a Mare da parte del commissario Sciabica. Abbiamo bisogno – dichiara il consigliere regionale – di un cronoprogramma preciso fatto di risorse finanziarie disponibili e di risorse umane che siano in grado di fornire i servizi ospedalieri non solo per gli interventi chirurgici programmati ma anche per le urgenze. Non possiamo permettere che sia messa a rischio l’incolumità dei pazienti e bisogna far in modo che le urgenze siano garantite senza intoppi. Sono in corso le procedure di mobilità interna, è attiva al momento l’Unità di Dialisi con la presenza di tre medici e otto infermieri, sono stati assegnati due medici anestesisti dell’ospedale dell’Annunziata di Cosenza a cui vengono erogati 40 euro al giorno per il trasporto e 60 euro all’ora, per 12 ore al giorno, per le prestazioni. Provvedimenti che però da soli non bastano a far funzionare un ospedale».

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