Liberi e Uguali in rivolta in Abruzzo per i nomi imposti dall’alto alle prossime elezioni del 4 marzo. Il partito di Grasso starebbe per “paracadutare” in Abruzzo due nomi “blindati” nei collegi plurinominali della Camera: Chieti-Pescara e L’Aquila-Teramo. Il primo, in quota Sinistra italiana, sarebbe stato assegnato alla deputata uscente Celeste Costantino, 39 anni, originaria di Melito Porto Salvo e residente a Roma. Il secondo nome da collocare nel collegio plurinominale L’Aquila-Teramo, è quello dell’avvocato molisano Danilo Leva, anche lui residente nella Capitale, parlamentare uscente del Pd, poi transitato in Articolo 1.
I coordinatori regionali di Articolo 1 Mdp Abruzzo, Tommaso Di Febo e Fabio Ranieri hanno indirizzato un documento durissimo ai dirigenti nazionali, accompagnato da molte altre firme dei responsabili politici di Teramo, Pescara, L’Aquila e Chieti. «Le notizie che ci giungono in queste ore – si legge – hanno creato sgomento, indignazione e rabbia in Abruzzo. In particolare l’ipotesi di vedere i due capolista del proporzionale alla Camera dei deputati imposti con una inaccettabili forzatura dal gruppo dirigente romano equivarrebbe a una ferita profondissima inferta sulla carne viva di un movimento troppo giovane per sopportarla».
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