COSENZA Il pubblico ministero della Procura di Cosenza Giuseppe Casciaro ha chiesto tre condanne nel processo sul caso del “sangue infetto”. Una vicenda, questa, che suscitò grande scalpore nell’estate del 2013 in seguito alla morte, il 4 luglio, di un pensionato di Rende, Cesare Ruffolo, che aveva effettuato una trasfusione – nel centro trasfusionale dell’azienda sanitaria “Annunziata” – con una sacca che poi si è scoperto essere contaminata dal batterio letale serratia marcescens. Casciaro ha chiesto 2 anni e 8 mesi per Marcello Bossio, all’epoca dei fatti primario del reparto di Immunoematologia; 1 anno e 9 mesi per Osvaldo Perfetti, direttore sanitario dell’Azienda ospedaliera dell’Annunziata di Cosenza, e 9 mesi di reclusione per Luigi Rizzuto, medico dell’ospedale di San Giovanni in Fiore, dal quale provenivano le sacche di sangue. Dopo la requisitoria del pm, è stato il turno delle parti civili di discutere le proprie posizioni. La prossima udienza, nella quale saranno sentiti i difensori degli imputati, è prevista per il primo febbraio. Il collegio difensivo è formato da Gianluca Bilotta, Francesco Chiaia, Nicola Carratelli, Franz Caruso ed Emilio Perfetti.
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