CATANZARO «Una situazione paradossale, in cui i viaggiatori sono costretti a pagare l’inadeguatezza dei servizi offerti da Ferrovia della Calabria. Chi decide, magari all’ultimo momento, di servirsi delle Ferrovie della Calabria per servizi per gli spostamenti dei mezzi pubblici, contribuendo a ridurre il caotico traffico cittadino, si trova nell’oggettiva impossibilità di acquistare il biglietto in stazione. Per cui salendo a bordo, oltre al costo del biglietto, ha un “piccolo” obolo da pagare». È quanto si legge in una nota del Codacons.
Che fa un esempio pratico: «Al costo del biglietto, che Santa Maria di Catanzaro per arrivare in centro costa 1,20 euro (mentre da lido costa 1,80 euro), deve sommarsi la maggiorazione di 2,50 euro. Praticamente la corsa costa 3,70 euro. Un aumento vertiginoso del costo del biglietto acquistato sulla vettura, senza alcuna informazione preventiva».
«Una bella convenienza – sostiene Francesco Di Lieto dell’associazione dei consumatori – che deriva dall’aver soppresso le biglietterie o averle ridotte all’osso. Ovviamente di biglietterie automatiche neppure a parlarne. In questo modo ai cittadini non rimane che pagare biglietto e sovrapprezzo, e poi si lamentano per l’aumento del traffico. In questa vicenda lo zampino l’ha messo anche la Regione che da dicembre scorso, vista l’efficienza della rete ferroviaria e dei servizi offerti ai viaggiatori, ha ritenuto di dare il via libera all’applicazione della maggiorazione per tutti coloro che acquistano il biglietto a bordo. Un salasso da 2,50 euro oltre il costo del biglietto».
«Questo sarebbe anche giusto – continua Di Lieto – nel caso fosse consentito all’utenza di poter acquistare i ticket in stazione e, comunque, in tempo utile per salire sul treno, ma riteniamo che sia un “aumento occulto” nel caso in cui le biglietterie siano desolatamente chiuse. Questo disservizio non è certo imputabile ai viaggiatori che, pertanto, non devono pagare il sovrapprezzo, atteso che all’utenza non viene lasciata altra alternativa per l’acquisto del titolo».
Il Codacons chiede, pertanto, a Ferrovie della Calabria «di astenersi dall’applicare sanzioni ai passeggeri laddove le biglietterie continuino a rimanere chiuse e, pertanto, sia impossibile munirsi di titolo in stazione. Inoltre, poiché il “sovrapprezzo” viene richiesto dai controllori, anche se gli stessi sono consapevoli che acquistare il titolo di viaggio in stazione risulti impossibile, per la concomitante assenza dei bigliettai, confidiamo che gli stessi vogliano riferire ai vertici aziendali l’evidente ingiustizia perpetrata sulle tasche di chi sceglie Ferrovie della Calabria per viaggiare».
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