REGGIO CALABRIA Formalmente sono autosospesi, ma in realtà sono a un passo dall’addio. La guerra per le candidature in Liberi e Uguali in Calabria termina con un terremoto politico che travolge Sinistra italiana, uno dei partiti che compongono la coalizione. A poche ore dalla presentazione ufficiale della lista, si sono autosospesi i segretari delle federazioni di Catanzaro, Francesco Carnevale, Crotone, Lucrezia Bruno, e Reggio Calabria, Antonio Guerrieri, insieme a due esponenti della medesima segreteria provinciale, più tutti i cento iscritti del circolo della Piana di Gioia Tauro. Nel pattuglione della fronda calabrese ci sono anche due esponenti della segreteria regionale e i responsabili regionali dei dipartimenti Organizzazione e Comunicazione. Ovviamente, tra i frondisti non mancano i grandi delusi. Si è autosospeso insieme a tutti gli iscritti del suo circolo, uno dei più grandi della Calabria, il sindaco di Cinquefrondi Michele Conia, esponente della direzione nazionale, inizialmente indicato dall’assemblea regionale come capolista a Calabria sud, ma a sorpresa rimasto fuori.
«Senza polemiche, tutti siamo consapevoli di quanto è accaduto dentro e fuori Sinistra Italiana, non è più possibile fare finta di niente», si legge in uno dei messaggi di addio dei segretari di federazione. Un altro parla di «sofferta ma necessaria decisione». Secondo indiscrezioni, poi, anche a Vibo sarebbero determinati a seguire la medesima strada. Insomma, alla fine Angelo Broccolo ha strappato un posto pressoché blindato da capolista al Senato come segretario regionale di Si in Calabria. Ma dietro di lui, il partito calabrese sembra non esserci più, dissolto fra rancori e delusioni.
Alessia Candito
a.candito@corrierecal.it
x
x