COSENZA «Tanta neve, niente impianti. Non si scia ancora a Lorica, e ben difficilmente lo si potrà fare prima della fine di febbraio. Con grave danno per l’immagine della Calabria turistica e dell’economia silana». È quanto afferma il consigliere regionale Gianluca Gallo che già nelle settimane passate era intervenuto sulla vicenda del “Lorica Ski Area”, il centro turistico polifunzionale corredato di nuovi impianti di risalita, finanziato con 15 milioni di euro nell’ambito del Pisl “Hamata Sila”, programmato dalla precedente amministrazione regionale con l’obiettivo di rimettere in moto l’economia della zona. «Agli inizi di novembre – ricorda Gallo – il presidente Oliverio aveva garantito che entro la metà di dicembre la struttura sarebbe stata inaugurata. Gli operatori turistici del comprensorio s’erano attrezzati per l’evento, ma a Natale avevano dovuto ricredersi. Sono allora intervenuto per chiedere chiarezza. Per tutta risposta il presidente Oliverio e qualche consigliere regionale di maggioranza hanno spostato in avanti le lancette, sostenendo che entro il 15 gennaio i collaudi sarebbero stati ultimati e subito dopo sarebbe stata formalizzata la data della cerimonia inaugurale. Altro impegno adesso caduto nel vuoto, come una cambiale scaduta. Nel silenzio della giunta regionale, che evidentemente ritiene di non dovere alcuna spiegazione neppure agli operatori turistici della zona, nei giorni scorsi tornati a far sentire la loro voce, le settimane si susseguono veloci, senza novità. Probabilmente perché la realtà non va raccontata: risulta, infatti, che i collaudi siano ad oggi ancora in corso e che si sia in attesa di ricevere altre autorizzazioni. Serviranno come minimo almeno un altro paio di settimane, al netto di ulteriori imprevisti». «Una situazione che consentirà l’eventuale entrata in funzione degli impianti, nella migliore delle ipotesi – sostiene ancora Gallo – non prima degli ultimi giorni di febbraio. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. A Lorica un’altra stagione sciistica sta volando via senza ricadute positive per il territorio. Sarebbe stato più onesto evitare, sin dall’inizio, di regalare illusioni e false aspettative. Per questo continueremo a monitorare la situazione: per scongiurare nuovi differimenti e risparmiare altre beffe ai calabresi».
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