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Oliverio: «Si inizia a costruire la terza città della Calabria»

ROSSANO «Oggi nasce, grazie all’iniziativa dei cittadini, dei due consigli comunali e dei due sindaci di due grandi realtà, Rossano e Corigliano, che attraverso il referendum del 22 ottobre scorso …

Pubblicato il: 31/01/2018 – 19:15
Oliverio: «Si inizia a costruire la terza città della Calabria»

ROSSANO «Oggi nasce, grazie all’iniziativa dei cittadini, dei due consigli comunali e dei due sindaci di due grandi realtà, Rossano e Corigliano, che attraverso il referendum del 22 ottobre scorso hanno espresso la volontà di dare vita ad una città unica, la nuova città della Sibaritide, la terza città della Calabria. Una città di ottantamila abitanti, situata in un’area strategica importante, in un territorio con grandi potenzialità di sviluppo economico e produttivo, espressione di una grande storia e custode di un patrimonio inestimabile di valori e beni culturali». È quanto ha detto il Presidente della giunta regionale, Mario Oliverio, a conclusione dei lavori dell’affollata manifestazione pubblica svoltasi nel tardo pomeriggio di oggi presso il Cinema Teatro “San Marco” di Rossano nel corso della quale sono intervenuti anche il presidente della Prima commissione regionale, Franco Sergio e i sindaci dei Comuni di Corigliano e Rossano, Giuseppe Geraci e Stefano Mascaro. Presenti anche i consiglieri regionali Sebi Romeo, Giuseppe Giudiceandrea, Antonio Scalzo, il presidente del Parco della Sila, Sonia Ferrari, numerosi amministratori provinciali e comunali.
«Con l’approvazione all’unanimità della legge istitutiva della nuova città – ha proseguito Oliverio – il consiglio regionale della Calabria ha approvato ieri sera un atto importante, in perfetta e piena sintonia con la volontà dei territori e delle popolazioni. Si apre, ora, una fase nuova, che è quella della costruzione di una nuova realtà urbana. Una sfida inedita e impegnativa, che dovrà vedere inevitabilmente protagoniste le popolazioni, le organizzazioni sociali, le forze culturali e i singoli cittadini e che dovrà essere una opportunità per realizzare una nuova dimensione urbana fatta di servizi qualificati e funzioni direzionali in un territorio che deve essere aiutato ad esprimere pienamente tutte le proprie potenzialità. La fusione dei due Comuni di Corigliano e Rossano, infatti, non può e non deve essere concepita solo come un atto meramente amministrativo o burocratico, ma deve diventare una opportunità per costruire una nuova, grande città in un’area dalle enormi potenzialità. Per questo motivo bisogna avviare, sin da subito, un grande dibattito, un confronto serio e serrato, capace di coinvolgere le energie migliori di questa realtà per disegnare e costruire la nuova entità».
«Esistono – ha rimarcato il presidente della Regione – tutte le premesse e tutte le condizioni necessarie per realizzare tutto questo. Ci sono già atti e fatti concreti e già in itinere. Non si parte affatto da zero. Sarà pure una casualità, ma proprio ieri l’altro abbiamo consegnato i lavori per la realizzazione del Nuovo ospedale della Sibaritide, passando dalle parole ai fatti e vincendo la sfiducia e lo scetticismo di molti. Un secondo fatto importante che sta per verificarsi per la vita della Calabria è dato dall’istituzione della Zona economica speciale, un traguardo atteso da decenni, uno strumento importante per lo sviluppo, capace di attrarre investimenti e di creare convenienze per le imprese ad investire nella nostra regione, che avrà come epicentro Gioia Tauro e che comprende anche il porto di Corigliano. Un terzo fatto importante è rappresentato da “Agenda Urbana” che, proprio in questi giorni, sta vedendo la Regione confrontarsi con le città e le aree urbane calabresi, di cui fa parte anche l’area urbana Corigliano-Rossano e che prevede l’investimento di risorse importanti. Si apre, quindi, una grande opportunità per questo territorio. Inizia una nuova stagione. È stato messo in moto un processo inarrestabile che nessuno può e deve ostacolare e rallentare. Certamente, fino al momento della elezione dei nuovi organismi di governo, sarà necessario accompagnare ed aiutare questo percorso. E noi stiamo lavorando in questa direzione, ma anche per creare una realtà virtuosa, capace di mettere in campo un nuovo modo di essere e di pensare il governo e lo sviluppo del territorio che metta finalmente da parte interessi, localismi e contrapposizioni deteriori, affinché altre realtà siano trainate e vadano in questa direzione. Ecco perché bisogna salutare con grande gioia quanto è accaduto ieri in consiglio regionale. Ai cittadini, alle popolazioni, alle forze sociali e democratiche di questo territorio chiediamo un contributo forte e appassionato, per fare in modo che si apra finalmente il cantiere della costruzione di una città grande e virtuosa, capace di ridare peso e autorevolezza a questo territorio e di contribuire alla crescita dell’intera regione».
A conclusione del suo intervento il presidente Oliverio ha ringraziato, in particolare, il vicepresidente Viscomi che ha seguito per conto della giunta regionale i lavori in Commissione con passione, puntualità e competenza, l’ex consigliere regionale Giuseppe Graziano che ha proposto la legge, i Comitati che hanno animato il dibattito, il presidente della Commissione, Franco Sergio, grazie al quale i lavori della commissione si sono articolati in un clima di grande serenità e confronto e l’intero consiglio regionale che in prima battuta e all’unanimità, ha deciso di avviare l’iter del referendum e che ieri, a conclusione dell’iter legislativo, ha portato a compimento un atto che resterà nella storia della nostra regione, un fatto storico di grande rilevanza che avrà implicazioni importanti non solo per il territorio e per le popolazioni della Piana di Sibari, ma soprattutto per la crescita e lo sviluppo della nostra regione.
«Ora – ha detto Oliverio – dobbiamo metterci tutti al lavoro per costruire una città grande, bella e virtuosa. Nei prossimi giorni presenteremo le linee, il quadro di riferimento di quelli che dovranno essere, a nostro parere, i contenuti della nuova città e che, naturalmente, concepiamo come la base da offrire alle popolazioni e alle forze sociali per aprire un confronto positivo e propositivo che dovrà concludersi con la creazione di una nuova realtà urbana che getta le fondamenta per un nuovo sviluppo e per la crescita di un territorio importante come è quello della Sibaritide».

 

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