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Tre settimane per “cambiare” la sanità a Catanzaro

CATANZARO La data da cerchiare in rosso sul calendario è quella del 23 febbraio prossimo. Con una nota accanto: «Sarà finalmente messa in ordine la rete ospedaliera catanzarese».D’accordo, magari è…

Pubblicato il: 31/01/2018 – 15:35
Tre settimane per “cambiare” la sanità a Catanzaro

CATANZARO La data da cerchiare in rosso sul calendario è quella del 23 febbraio prossimo. Con una nota accanto: «Sarà finalmente messa in ordine la rete ospedaliera catanzarese».
D’accordo, magari è un po’ esagerato metterla in questi termini, ma a giudicare dalla perentorietà con cui Sergio Abramo, sindaco di Catanzaro, e Massimo Scura, commissario ad acta per il Piano di rientro sanitario in Calabria, si sono espressi al termine del tavolo tecnico dedicato alla sanità catanzarese, questa volta i cittadini del capoluogo e della provincia sono autorizzati a sperare.
Il prossimo 23 febbraio, infatti, il tavolo attorno al quale si sono riuniti oggi – oltre ad Abramo e Scura – il dg dell’Asp locale Giuseppe Perri, i consiglieri regionali Wanda Ferro, Domenico Tallini, Arturo Bova e Sinibaldo Esposito, i dg delle aziende ospedaliere Antonio Belcastro (“Mater Domini”) e Giuseppe Panella (“Pugliese-Ciaccio”), il rettore dell’università di Catanzaro Giovambattista De Sarro, il delegato per la Sanità regionale di Mario Oliverio, Franco Pacenza, e il dg del dipartimento regionale Tutela della Salute Bruno Zito, tornerà a riunirsi. Al centro ci saranno, secondo gli impegni presi nel corso dell’incontro odierno, le bozze dei documenti necessari all’integrazione tra l’azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio” e quella universitaria “Mater Domini”. Si tratta del testo di legge con cui il consiglio regionale decreterà la nascita dell’azienda ospedaliera unica, l’ormai famosa “Renato Dulbecco”, del protocollo d’intesa tra università di Catanzaro e Regione e del protocollo d’intesa tra Comune, Regione e struttura commissariale per impegnarsi a trovare i fondi necessari alla realizzazione di una Casa della Salute. «Sono molto contento che tutti abbiano dato il loro contributo per arrivare a queste decisioni. Hanno tutti dato un contributo positivo alla discussione. Ringrazio soprattutto il sindaco Abramo per aver voluto questo appuntamento. Siamo qui per eliminare gli interessi particolari a vantaggio di un interesse generale di tutta la regione», ha detto Massimo Scura al termine della riunione.
Entusiasta ma concentrato nel perseguire l’obiettivo è apparso poi Abramo: «Ho voluto fortemente ribadire che da quattordici anni aspettiamo l’integrazione tra le aziende. Non ero qui per prendere in giro qualcuno o per essere preso in giro, pertanto ho chiesto che al termine dell’incontro si arrivasse ad atti concreti».
Tempi ristretti e tre documenti corposi nella forma e nella sostanza, non sembrano preoccupare Abramo: «Sono atti condivisi da maggioranza e opposizione che oggi erano qui presenti. C’era il rappresentante del governatore Oliverio. Credo che se c’è la volontà di entrambe le fazioni, andrà tutto a buon fine in breve tempo. Ecco, se ora qualcuno vuole giocare sporco, dovrà uscire allo scoperto. Chi ha remato contro? Tutti, anche i medici che hanno sempre voluto autonomia, sia da una parte che dall’altra: fa comodo avere a disposizione dei posti letto e poi non utilizzarli». 
Quanto all’ubicazione del nuovo ospedale – o più verosimilmente di una nuova struttura che integri l’offerta sanitaria attuale – Abramo non ha preso impegni: «Se ne occuperà il consiglio comunale che ne discuterà anche alla luce degli accordi che verranno fuori dal tavolo odierno. L’importante è non svuotare Catanzaro».
A margine della riunione, inevitabile fare il punto circa i rapporti tra Mario Oliverio e Massimo Scura: «Non esistono – ha sintetizzato il commissario -. Oramai mi sono rassegnato a questa realtà dopo aver mandato diversi messaggi nel tentativo di un colloquio. Detto questo, se il presidente mi chiama, io corro da lui. Purtroppo non mi sembra che siano questi gli intendimenti».

Alessandro Tarantino
a.tarantino@corrierecal.it

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