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La rivoluzione industriale 4.0 nella “Sila Valley”

Il recente exploit dei BitCoin ha fatto entrare nel lessico collettivo parole come industria 4.0, criptovalute ed ecosistema digitalizzato. Se nell’immaginario collettivo queste idee e processi mac…

Pubblicato il: 03/02/2018 – 12:18
La rivoluzione industriale 4.0 nella “Sila Valley”

Il recente exploit dei BitCoin ha fatto entrare nel lessico collettivo parole come industria 4.0, criptovalute ed ecosistema digitalizzato. Se nell’immaginario collettivo queste idee e processi macrostutturali avvengono al di fuori del territorio calabrese e nazionale, nella realtà non è così in quanto pochi sanno che in Calabria è attiva da diversi anni un’azienda che ha capito la modernità e ha sfruttato al massimo le opportunità dei nuovi processi della quarta rivoluzione industriale. 
Nella realtà imprenditoriale calabrese legata ai processi rivoluzionari dell’industria 4.0, un ruolo di primissimo piano lo occupa infatti il Fablab Arduiner dell’azienda Together Team fondata dell’imprenditore rendese Maurizio Infusino. La storia di Maurizio Infusino ricalca quella dei self-made man americani: classe 1979 e trader professionista, inizia la sua attività negli anni 90 a soli 18 anni dopo aver realizzato la prima tesina multimediale del Sud Italia. L’idea era quella di raccordare tutte quelle menti geniali di maker, hacker e appassionati di computer in un’azienda a basso costo anticipando il fenomeno del dropshipping addirittura  prima di Amazon e Ebay. È questo il preludio alla fondazione dell’azienda Together Team, contraddistintasi sin da subito come modello di cooperazione con tutte le realtà del territorio in fatto di informatica, elettronica e, in seguito, robotica e domotica (la scienza interdisciplinare che si occupa della robotica applicata a soluzioni innovative per migliorare la propria domus intesa come ambiente). Al suo interno, Maurizio ha poi deciso di dar vita a un FabLab, ovvero un laboratorio di fabbricazione digitale, mettendo a disposizione della collettività risorse, spazi, macchinari e competenze. Se I Fab Lab sono solitamente finanziati con fondi pubblici, quello dell’imprenditore calabrese é il primo Fab Lab privato, interamente autofinanziatosi, riconosciuto dal prestigioso Massachuttes Institute of Technology (quello da cui é partita la rivoluzione del mondo interconnesso). Con uno spazio di 1200 metri quadrati oggi il fablab è infatti uno spazio open space che ospita una serie innumerevole di attività volte alla creazione di idee e mondi innovativi. Si parte dalla matematica del futuro, ovvero il coding che permette a ragazzi dai 3 ai 16 anni di iniziare a progettare le loro idee condividendole in team, fino al fablab degli adulti dove sono messe a disposizione le più potenti macchine di programmazione, i kit arduino di ultima generazione, e migliaia di componenti compatibili con arduino per creare il top della domotica. La camera CAD è invece il punto di incontro tra i disegnatori  che tramite software cad realizzano le loro creazione che verranno prodotte all´interno dei laboratori del FabLab. La formazione e l´alternanza scuola lavoro sono alcuni infatti dei pilastri attraverso cui il fab lab vuole creare quelle menti del futuro capaci di cambiare la realtà in meglio, secondo Infusino infatti la tecnologia e la programmazione  sono il motore del cambiamento etico di una società futura. Se il Together Team con il suo Fab Lab può essere definito un incubatore ed un acceleratore di Start Up innovative, la vera rivoluzione che il giovane imprenditore calabrese vuole portare avanti é quella del mining etico della di una criptovaluta. Il FabLab viene infatti finanziato attraverso il mining sociale di una valuta che ha come fine quello di creare un ecosistema virtuale tra i fablab (ne esistono più di 1000 di cui 100 in italia) per dare vita alla quinta rivoluzione industriale 5.0. La recente crisi economica può essere superata tramite la costruzione di un mondo parallelo etico ed ecosostenibile in cui i talenti si interfacciano alla meccanica innovativa generando soluzioni ed idee digitalizzate. Una di queste soluzioni sviluppata nei FabLab é stata la creazione di una serra domotica: una rete neurale connessa ad una rete commerciale che attraverso l´uso dei robot risolve molte delle problematiche agricole. Essendo la Calabria una regione prevalentemente agricola è da lì che secondo il Together Team deve partire il rilancio economico e sociale della nostra regione, la rivoluzione industriale del futuro molto probabilmente non partirà dalla silicon valley ma dalla “Sila Valley” ovvero da quel complesso di aziende interconnesse che la mente visionaria dell’imprenditore calabrese ha progettato già da anni.

*Economista

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