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Sant'Ilario, ancora in bilico il futuro del sindaco

SANT’ILARIO DELLO IONIO Con una votazione a scrutinio segreto, si è concluso venerdì sera l’ennesimo consiglio comunale avente per oggetto l’incandidabilità e la decadenza del sindaco Pasquale Briz…

Pubblicato il: 03/02/2018 – 13:57
Sant'Ilario, ancora in bilico il futuro del sindaco

SANT’ILARIO DELLO IONIO Con una votazione a scrutinio segreto, si è concluso venerdì sera l’ennesimo consiglio comunale avente per oggetto l’incandidabilità e la decadenza del sindaco Pasquale Brizzi.
Il civico consesso di venerdì in realtà, era stato preceduto da altri quattro che però, nonostante fossero stati convocati dal presidente del consiglio Immacolata Policheni per deliberare sul medesimo oggetto, dopo che la Corte di Cassazione con sentenza definitiva numero 18627 del 10 gennaio 2017 (pubblicata il 27 luglio scorso), aveva rigettato l’impugnazione proposta dall’interessato, dichiarato già incandidabile con decreto numero 708/2015 del 7 maggio 2015, confermato poi dalla Corte d’Appello di Reggio Calabria con decreto numero 763/2016 del 9 febbraio 2016, slittavano automaticamente per l’assenza del segretario comunale.
L’ultimo proprio mercoledì 31 gennaio, infatti sebbene al segretario generale Monica Grillea fosse subentrato Antonino Minicuci, anche quest’ultimo a distanza di pochi giorni dal suo insediamento, ha dovuto lasciare il suo incarico in vista di una nuova promozione, impedendo così il regolare svolgimento della seduta.
Conformemente alle indicazioni del ministero dell’Interno, con le note del 26 aprile 2016 e del 21 settembre 2017, con nota del 22 settembre 2017 il prefetto di Reggio Calabria partecipava al consiglio comunale la sentenza della Corte di Cassazione confermativa dell’incandidabilità di Pasquale Brizzi e, contestualmente, invitava il presidente dell’organo consiliare a disporne la convocazione per la presa d’atto della decadenza del sindaco dalla carica ricoperta.
Il resto è storia recente, con le diverse assisi consiliari convocate e conclusesi con un nulla di fatto.
La presenza del neo segretario generale Eros Demetrio Polimeni, ha potuto finalmente determinare l’avvio dei lavori consiliari di venerdì 2 febbraio, senza alcun intoppo, specificando nel corso della seduta, come fosse doveroso che il Consiglio si esprimesse sul citato ordine del giorno, rispetto alle continue sollecitazioni della Prefettura.

 

L’ABBANDONO DEL SINDACO BRIZZI DALL’AULA CONSILIARE Al termine del discorso di apertura del presidente del consiglio comunale Immacolata Policheni che ha riproposto ai presenti l’ordine del giorno, preceduto da un excursus storico della spinosa vicenda, ha preso la parola il sindaco Pasquale Brizzi. «Non capisco – ha esordito – questa persecuzione nei confronti della mia persona e soprattutto, l’urgenza di trattare per ben 5 volte il medesimo punto in sede consiliare, soprattutto dopo il ricorso presentato dalla Prefettura, ex articolo 70, la cui udienza è stata fissata nelle aule del Tribunale di Locri, il prossimo 6 febbraio». Detto questo, il primo cittadino ha abbandonato l’aula di Palazzo Vitale per non «condizionare» con la sua presenza, il prosieguo dei lavori consiliari.
Sulla stessa lunghezza d’onda del sindaco Brizzi, anche il capogruppo Antonio Carneri: «Le confesso – ha detto Carneri rivolgendosi al presidente Policheni – di non riuscire a definire la situazione in cui ci ha coinvolti che spazia tra il sibillino, il kafkiano e l’Amleto. E altresì, non riesco a spiegarmi come ci abbia trascinato in questa grottesca situazione, dal momento che la Prefettura ha provveduto ad orientarsi diversamente. Non era più ragionevole convocare il consiglio comunale per altre problematiche che interessano l’Ente, quale la sua paralisi amministrativa? Lei presidente, è soltanto ossessionata dal mantra, dal desiderio della decadenza del sindaco».

 

LA PROPOSTA DEL VICESINDACO GIUSEPPE MONTELEONE Il vicesindaco Giuseppe Montelone ha proposto ai consiglieri della maggioranza di non pronunciarsi e di non prendere atto dell’incandidabilità e della decadenza dalla carica del sindaco Pasquale Brizzi, demandando la decisione al giudice preposto del Tribunale di Locri, esprimendosi invece sulla costituzione in giudizio del consiglio comunale.

 

LA VOTAZIONE A seguire, si è quindi proceduto alla votazione delle modalità di espressione del voto “palese” che ha incassato un solo sì del presidente del consiglio comunale Policheni, contro 7 contrari. Mediante la votazione a scrutinio segreto, si è votato prima per la presa d’atto dell’incandidabilità e della decadenza dalla carica del sindaco e poi per la proposta avanzata dal vicesindaco Monteleone. Per la presa d’atto sette consiglieri si sono espressi contrari e uno favorevole, mentre la proposta del vicesindaco è passata con sei voti favorevoli su otto.
Spetterà ora al Tribunale di Locri, il prossimo 6 febbraio alle 9,30, nell’udienza collegiale dinanzi al giudice relatore Giuseppe Cardona e già partecipata alla Procura della Repubblica di Locri, analizzare il ricorso presentato dalla Prefettura di Reggio Calabria, con il quale si invita a «ritenere e dichiarare l’ingegnere Pasquale Brizzi decaduto dalla carica di sindaco del Comune di Sant’Ilario dello Ionio, ai sensi e per gli effetti del combinato disposto degli articoli 16, 2° comma, 10, 4°comma e 11, 7° comma, decreto legislativo 235/2012».

Francesca Cusumano
redazione@corrierecal.it

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