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Grasso a Vibo: «Stop al commissariamento della sanità» – VIDEO

VIBO VALENTIA «Liberi e Uguali ha un programma preciso sulla sanità. Una sanità che deve essere pubblica e accessibile a tutti e proprio per questo lanciamo l’allarme, visto che nel nostro Paese vi…

Pubblicato il: 06/02/2018 – 12:04
Grasso a Vibo: «Stop al commissariamento della sanità» – VIDEO

VIBO VALENTIA «Liberi e Uguali ha un programma preciso sulla sanità. Una sanità che deve essere pubblica e accessibile a tutti e proprio per questo lanciamo l’allarme, visto che nel nostro Paese vi è una spinta all’affermazione di una sanità all’americana e quindi in mano ai privati». Lo ha detto Piero Grasso, presidente del Senato e leader di Liberi e Uguali incontrando i giornalisti davanti all’ospedale di Vibo Valentia. «Siamo per la riaffermazione della sanità pubblica, una sanità – ha spiegato – in cui non ci siano cittadini di serie A e di serie B, cittadini divisi fra Nord e Sud con liste di attesa infinite e politiche sanitarie inadeguate. Occorre invertire la rotta e bisogna farlo il prima possibile». «Dovrebbe esserci una cessazione del commissariamento per la sanità in Calabria. Così com’è avvenuto in Campania e Lazio. La Calabria – ha aggiunto Grasso – dovrebbe tornare ad operare in regime ordinario e non straordinario con la presenza di un commissario. È questo che bisogna fare». Grasso ha quindi parlato della necessità di un «sostegno alle politiche sulla sanità capaci di riaffermare i farmaci generici per non permettere alle multinazionali di arricchirsi sulle spalle dei cittadini. Al tempo stesso – ha detto – proponiamo l’abolizione del superticket e la diminuzione dei ticket attuali, dando attuazione allo sblocco delle assunzioni con almeno altri 40.000 operatori sanitari. Occorre poi rinnovare al più presto i contratti nazionali di medicina per i servizi territoriali, riaffermando il ruolo delle guardie mediche che continuano ad essere carenti nell’intero Paese. Infine – secondo Grasso – occorre mettere in piedi un serio Piano di formazione per i medici di famiglia ed i pediatri».
«Si continua a pagare la busta paga a chi è stato condannato – ha detto il leader di LeU – e ci sono appalti pubblici nell’ambito della sanità per i quali oggi sono scattati gli arresti da parte della Procura di Catanzaro: dobbiamo far sì che tutti questi costi che vanno in direzione dell’illegalità siano invece rivolti verso la salute dei cittadini. La mia intenzione è di abolire la “mafia tax”, vale a dire quella tassa che tutti i cittadini pagano all’illegalità il cui costo è intollerabile».
Grasso ha poi commentato il caso del 58enne del Cosentino denunciato per il fotomontaggio postato su Facebook con la presidente della Camera decapitata: «Laura Boldrini è rimasta vittima di un clima fascista e razzista che si respira nel Paese. Bisogna condannare con forza quanto accaduto alla presidente della Camera con un post grave quanto pericoloso». «Per ripristinare un clima sereno – ha aggiunto Grasso – che serve al Paese in questo momento difficile, occorre riaffermare ancora una volta i valori della Costituzione ed essere vigili affinché episodi del genere non si ripetano». 
Dal presidente del Senato è arrivata anche una stoccata al leader del Pd: «Non è Matteo Renzi a stabilire quale sia il voto utile. Il voto utile è quello che decideranno i cittadini nelle urne con il loro voto. Ai nastri di partenza siamo tutti uguali ed ogni voto dato alla nostra formazione politica è un voto per i diritti sanciti dalla nostra Costituzione Repubblicana e che occorre riaffermare». «Il problema del Pd – ha aggiunto – è che non fa più politiche di sinistra come dimostra l’abolizione dell’articolo 18, il jobs act, la riforma sulla scuola e la legge elettorale, un sistema che non consente ai cittadini di capire per chi stanno votando. Ho fatto il magistrato per tanto tempo e poi il presidente del Senato sempre super partes, costretto spesso a vedere cose che non mi piacevano ma sulle quali non potevo esprimere giudizi personali. Oggi grazie all’impegno con Liberi e uguali posso finalmente dire come la penso».

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