Migranti venivano impiegati con un compenso di appena un euro per ogni cassa di mandarini raccolta negli agrumenti della piana di Sibari, nel Cosentino. Lo ha scoperto la Guardia di finanza di Montegiordano che ha denunciato 7 persone, una delle quali in stato di arresto. I militari, impegnati in una serie di posti di controllo, hanno fermato sulla statale 106 Jonica a Roseto Capo Spulico un furgone con a bordo un italiano titolare di un’azienda agricola e numerosi extracomunitari, molti dei quali privi di documenti di riconoscimento, che si apprestavano a raggiungere le campagne per una giornata lavorativa. Dalle dichiarazioni dei braccianti agricoli sono stati individuati 10 lavoratori “in nero”, che venivano sfruttati dai proprietari di altre due locali aziende agricole con una retribuzione di un euro per ogni cassetta di mandarini raccolta. I titolari delle aziende agricole e una donna di nazionalità rumena dovranno rispondere di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. Denunciati anche tre dei migranti, perché privi di permesso di soggiorno.
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