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Omicidio Gualtieri, misura cautelare per due esponenti dei Giampà

CATANZARO Il gip distrettuale di Catanzaro ha accolto la richiesta della Dda del capoluogo di applicazione della misura cautelare nei confronti di Vincenzo Arcieri, 58 anni, e Giovanni Notarianni, …

Pubblicato il: 08/02/2018 – 15:05
Omicidio Gualtieri, misura cautelare per due esponenti dei Giampà

CATANZARO Il gip distrettuale di Catanzaro ha accolto la richiesta della Dda del capoluogo di applicazione della misura cautelare nei confronti di Vincenzo Arcieri, 58 anni, e Giovanni Notarianni, 47 anni, condannati a giugno scorso, all’esito del processo celebrato con rito abbreviato, per l’omicidio di Giovanni Gualtieri. Nel pomeriggio di mercoledì personale della Squadra Mobile di Catanzaro ha notificato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere ai due esponenti di spicco della cosca Giampà, già detenuti per altra causa. Vincenzo Arcieri e Giovanni Notarianni sono ritenuti responsabili dell’omicidio di Giovanni Gualtieri, 42 anni, elemento contiguo alla contrapposta consorteria Cerra-Torcasio-Gualtieri, avvenuto in Lamezia Terme il 13 novembre 2004.
L’omicidio di Giovanni Gualtieri è avvenuto all’interno di una sala giochi in cui erano presenti numerosi avventori, e si inquadrava nella guerra di mafia in corso in quegli anni fra le opposte consorterie per il predominio su contesi interessi criminali. L’episodio suscitò particolare allarme poiché, nel tardo pomeriggio, due killer travisati, dopo essersi introdotti all’interno del locale, esplosero diversi colpi di pistola calibro 9 all’indirizzo della vittima, seduta ad un tavolo da gioco, ed intimidirono i numerosi presenti sparando in aria prima di allontanarsi dal posto con una macchina rubata poi rinvenuta nelle strade del centro cittadino con all’interno una delle armi utilizzate.
Le attività d’indagine condotte dalla Squadra Mobile avevano portato a definire le responsabilità, tra altri, di Arcieri e Notarianni, che a titolo diverso avevano partecipato alle diverse fasi dell’omicidio; in particolare Vincenzo Arcieri, in qualità di esponente di vertice della consorteria risulta aver ricoperto, insieme ad altri notabili del clan, il ruolo di mandante mentre Notarianni si è adoperato in fase esecutiva ed in particolare ha eseguito il compito di recuperare i killer.
Per tale delitto, nel giugno 2017, all’esito del processo celebrato con rito abbreviato, i due indagati erano stati condannati unitamente ad altre persone (Vincenzo Bonaddio, 30 anni di reclusione; Aldo Notarianni, 30 anni; Antonio Voci, 4 anni; Pasquale Giampà “millelire”, 9 anni; Domenico, 14 anni, ndr). Vincenzo Arcieri era stato condannato alla pena di anni 30 di reclusione e Giovanni Notarianni alla pena di 20 anni.
La notifica del provvedimento cautelare è stata effettuata per Arcieri nel carcere di Caltanissetta e per Notarianni nell’istituto penitenziario di Melfi.

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