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Otto mesi per "guarire" il Pronto soccorso di Cosenza

COSENZA Il direttore generale dell’Annunziata, Achille Gentile, porge un foglio con dei dati ai membri della commissione sanità di palazzo dei Bruzi. Una tabella riporta come nel fine settimana tra…

Pubblicato il: 08/02/2018 – 16:37
Otto mesi per "guarire" il Pronto soccorso di Cosenza

COSENZA Il direttore generale dell’Annunziata, Achille Gentile, porge un foglio con dei dati ai membri della commissione sanità di palazzo dei Bruzi. Una tabella riporta come nel fine settimana tra il 3 e 4 febbraio al Pronto soccorso di Cosenza ci siano stati 418 ingressi. Di questi solo 6 avevano il codice rosso d’urgenza e sono stati ricoverati. «Il Pronto soccorso riceve 78mila persone all’anno, molte più delle 50mila del Pugliese-Ciaccio (l’ospedale di Catanzaro, anch’esso in una situazione di emergenza, ndr)». Le condizioni generale critiche del Dea bruzio non riguardano il personale a fronte delle numerose richieste di intervento ma soprattutto la struttura. «Per ampliare gli spazi del pronto soccorso – spiega il dg – dobbiamo aspettare che si completino le sale operatorie. Con molta probabilità saranno inaugurate nella prima settimana di marzo, subito dopo inizieranno i lavori di ampliamento del Pronto soccorso di 300-400 metri quadri che ci consentiranno  di poter creare altri 20 posti letto per le osservazioni brevi». 
I lavori sono stati fatti in modo alternato perché la stessa ditta si è aggiudicata entrambi gli appalti. L’incontro, organizzato al terzo piano del municipio cittadino su proposta congiunta dei consiglieri di maggioranza e di opposizione, nelle intenzioni ha quello di realizzare un tavolo tecnico al quale dovrebbero partecipare oltre alle parti politiche anche il commissario e i dirigenti sanitari. Insomma, il progetto è ambizioso e di non facile e veloce realizzazione. «Sull’Annunziata per gli adeguamenti strutturali in due anni abbiamo investito 40 milioni di euro. Abbiamo 705 posti letto ma necessariamente dovranno essere aumentati – conclude Gentile –. La settimana scorsa abbiamo inaugurato la nuova ortopedia con 30 nuovi posti». 
Entro dicembre dovrebbe essere ingrandito non solo il Pronto soccorso ma completati anche i lavori che interessano il Mariano Santo. Insomma la struttura c’è (o meglio ci sarà), però da invertire ci sarebbe la tendenza a ricorso “allegro” al reparto d’emergenza, perché il filtro fatto dai medici di base, dagli ospedali spoke e dalle guardie mediche pare non funzionare al meglio. 
La percezione è che i cittadini abbiano poca fiducia nelle strutture periferiche preferendo fare file interminabili in pronto soccorso: altri otto mesi di pazienza dunque. Nel frattempo, se l’Annunziata cresce il dibattito sul nuovo ospedale rimane congelato. All’incontro ha partecipato anche Mario Veltri nella sua funzione di direttore sanitario che ha ribadito come spesso la professione medica da mettere al servizio dei cittadini debba necessatiamente fare i conti con l’esperienza. E il lavoro da Pronto soccorso ne richiede, e parecchia. Dalla commissione infatti trapela come nel corso dei week end di “fuoco” del Pronto soccorso, spesso a fine turno a richiedere assistenza siano i medici stessi o le guardie giurate.

 

Michele Presta
redazione@corrierecal.it

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