VIBO VALENTIA La Corte d’Appello di Catanzaro ha confermato la sorveglianza speciale per quattro esponenti di vertice del clan Tripodi di Portosalvo, frazione di Vibo Valentia, condannati con sentenza definitiva per associazione mafiosa. Si tratta dei fratelli Nicola, Antonio e Sante Tripodi e Salvatore Vita. Al tempo stesso i giudici hanno revocato la confisca di diversi beni immobili, fra cui il noto bar e ristorante romano “Il Ritrovo la Dolce Vita” ed alcune società attive nel ramo delle costruzioni e con sede a Roma e Vibo Valentia. Resta, invece, confiscata la Edil Sud con sede a Roma, ritenuta la principale impresa con la quale il clan Tripodi si sarebbe inserito in diversi appalti pubblici nella capitale. L’inchiesta “Lybra” contro il clan Tripodi era scattata nel maggio del 2013 con il coordinamento dell’allora pm della Dda di Catanzaro, Pierpaolo Bruni, e indagini sul campo portate avanti dai Carabinieri di Vibo Valentia.
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