Firme false a Catanzaro, si torna in aula il 28 marzo

CATANZARO Si torna in aula il prossimo 28 marzo per riprendere l’udienza preliminare del procedimento sulle firme false in occasione delle elezioni comunali di Catanzaro nel 2011. Secondo l’accusa, nel corso delle amministrative vi furono delle false attestazioni di autenticità delle firme per la presentazione della lista “Per Catanzaro”. Nel corso dell’udienza di mercoledì il gup Paola Ciriaco ha accolto l’eccezione presentata dal legale Antonio Lomonaco – difensore di Massimo Lomonaco – riguardo alla mancata precisione del capo di imputazione sull’autentificazione di firme false in concorso con Barbara Veraldi e Onofrio Dominiaci. Secondo il legale manca l’indicazione di quali firme il pubblico ufficiale avrebbe autenticato senza la presenza dei diretti interessati. Il gup ha accolto l’eccezione invitando il pm a integrare il capo di imputazione. Rigettate, invece, le eccezioni dei legali del consigliere regionale Domenico Tallini – concernente problemi riguardanti le ipotesi accusatorie avanzate nei confronti dell’imputato – e di Barbara Veraldi, riguardo alla distruzione delle intercettazioni prive di autorizzazione da parte dell’autorità giudiziaria. Oltre a Massimo Lomonaco, Veraldi, Tallini e Dominiaci, sono imputati nel procedimento anche Maurizio Vento, Michele Leone, Angelica Mauro, Tommaso Caruso, Immacolata Dolce, Giovanni Dolce, Elena Leone, Emanuele Carioti, Giulia Montesano e Filippo Lacanna.
Nel collegio difensivo gli avvocati Salvatore Staiano, Francesco Iacopino, Amedeo Bianco, Giuseppe Marino, Enzo Ioppoli, Aldo Casalinuovo, e Valerio Murgano.