Appalti “spezzatino” a Cosenza, Potestio sentito in Procura

COSENZA Tra gli indagati dell’inchiesta sugli “appalti spezzatino” di Palazzo dei Bruzi c’è anche l’ex capo di gabinetto del Comune di Cosenza. Si tratta di Carmine Potestio che in questi giorni è stato ascoltato dal procuratore aggiunto Marisa Manzini. Per Potestio il capo d’accusa è la corruzione. Nello specifico le vicende che lo riguardano sono quelle che coinvolgono anche Antonio Scarpelli, titolare della MedLabor, ditta che per molto tempo si è occupata di installare le luminarie nella citta di Cosenza. Non è stato l’unico che nei giorni scorsi è stato ascoltato dai magistrati. Anche diverse persone informate sui fatti hanno parlato con i giudici inquirenti nonché l’assessore alla crescita urbana Loredana Pastore. Nell’inchiesta sugli appalti spezzatino era stata disposta l’interdizione dai pubblici uffici per tre dipendenti comunali. Rimanendo ai livelli dirigenziali non è da escludere che anche altri funzionari comunali vengano iscritti nel registro degli indagati per il sistema degli appalti concessi in via diretta. La procura della Repubblica sta lavorando per ottenere altri elementi. Il coinvolgimento di Carmine Potestio riguarda le dichiarazioni rese dai pentiti Francesco Galdi e Adolfo Foggetti. Le loro dichiarazioni svelerebbero il rapporto che esiste tra il numero uno della MedLabor e l’ex capo di gabinetto. Soldi in cambio di lavori che, secondo l’accusa, avrebbero permesso ad entrambi di arricchirsi sfruttando le loro posizioni e i soldi pubblici.