Due ricorsi del Codacons contro il caro-bollette

CATANZARO Il Codacons dichiara guerra alle compagnie telefoniche ed ai gestori dell’energia, attraverso due ricorsi al Tribunale amministrativo per impedire gli aumenti delle tariffe e aggravi in bolletta che peserebbero ingiustamente sui cittadini.
Con il primo ricorso l’associazione ha deciso di intervenire nel procedimento relativo alle fatturazioni a 28 giorni: qui i Giudici hanno preso tempo fino al prossimo 31 ottobre per decidere sui rimborsi spettanti agli utenti in relazione alle maggiori somme pagate a causa di tale prassi illegale.
In tale contesto il Codacons presenta ricorso per contrastare le richieste delle compagnie telefoniche, in cui si evidenziano gli enormi danni economici subiti dagli utenti a causa delle bollette ogni 28 giorni, e si chiede anche di bocciare gli aumenti delle tariffe decisi dagli operatori a partire dal prossimo aprile, anche in considerazione dell’indagine per cartello anti-concorrenza avviata dall’Antitrust proprio a seguito di un esposto del Codacons.
Con il secondo ricorso l’associazione contesta gli aumenti delle bollette della luce causati da una recente delibera dell’Arera (Autorità per l’energia) che prevede che parte delle morosità siano addebitate sulle fatture di tutti gli utenti (in regola), allo scopo di recuperare gli oneri generali di sistema versati dai distributori e non incassati. Attraverso questo ricorso il Codacons chiede al Tribunale di sospendere la delibera dell’Autorità, illegittima perché carica su tutti i cittadini onesti i debiti di evasori e soggetti inadempienti.
«Invitiamo tutti i calabresi a mobilitarsi contro queste vessazioni inaccettabili che sottraggono ogni anno milioni di euro alle nostre tasche – afferma il vicepresidente nazionale del Codacons Francesco Di Lieto – a tutto vantaggio dei gestori della telefonia e dell’energia».