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I candidati di Crotone e l'aeroporto conteso

LAMEZIA TERME Sebbene la partita elettorale si giochi spesso sui territori, a volte diventano terreno di scontro anche tematiche che vanno ben al di là della connotazione geografica dei candidati i…

Pubblicato il: 17/02/2018 – 10:36
I candidati di Crotone e l'aeroporto conteso

LAMEZIA TERME Sebbene la partita elettorale si giochi spesso sui territori, a volte diventano terreno di scontro anche tematiche che vanno ben al di là della connotazione geografica dei candidati in lizza. È successo, per esempio, ne “Lo Sfascio-Speciale elezioni” andato in onda venerdì sera. L’approfondimento politico condotto da Pietro Bellantoni ha ospitato il dibattito tra i candidati del collegio uninominale di Crotone – Elisabetta Barbuto (M5S), Giancarlo Cerrelli (centrodestra), Nicodemo Oliverio (centrosinistra) e Franco Parise (Leu) – che, un po’ a sorpresa, si sono confrontati anche su tematiche su cui non di rado si marcano differenze anche all’interno degli stessi partiti. Figurarsi tra forze politiche di colore opposto come, ad esempio, la Lega e il Pd. Evidente, in questo senso, è apparsa la distanza di vedute tra Oliverio e Cerrelli sulle convinzioni religiose e il rapporto tra fede e politica. Entrambi dichiaratamente cattolici, il primo ricorda con orgoglio la provenienza democristiana – tanto da specificare di «non essere di sinistra, bensì di centrosinistra» – mentre il secondo rivendica le battaglie «in difesa della vita» sposate in tutto il mondo dai movimenti antiabortisti e contrari ai matrimoni gay. Due modi di intendere il cattolicesimo diametralmente opposti, insomma, tra cui si inseriscono anche le posizioni espresse da Parise («sono cattolico praticante, ma orgogliosamente di sinistra e soprattutto agli antipodi rispetto all’integralismo di Cerrelli») e Barbuto («la vita va tutelata sempre, non può passare in secondo piano la difesa dei diritti umani»).
 Il dibattito non si è però concentrato solo sulle questioni di coscienza, anzi, la distanza tra i candidati è emersa soprattutto sugli argomenti di più stringente attualità per il territorio crotonese. A partire dalla carenza di infrastrutture in generale, e dalla vicenda dell’aeroporto Sant’Anna in particolare. Per tutti gli interventi sulla statale 106, sulla linea ferroviaria jonica e sullo scalo aeroportuale sono «una priorità», ma i punti di vista su soluzioni e responsabilità sono ovviamente differenti. Oliverio rivendica i risultati dei governi Renzi-Gentiloni: «Sono stati avviati gli interventi sul primo lotto (Calabria Nord) della 106, inoltre sulla ferrovia jonica sono partiti gli interventi più importanti realizzati fin dai tempi di Cavour. Il governo di centrodestra invece pensava alle “quote latte” della Lega e a scippare investimenti per le infrastrutture del Sud». Realistico Parise: «Il diritto alla mobilità è una priorità, ma nessuno ha la bacchetta magica. Bisogna intervenire in maniera concreta e graduale». E mentre Barbuto allarga il campo («le infrastrutture sono importanti, certo, ma l’economia di Crotone si può risollevare solo grazie al turismo e alla creazione di posti di lavoro») Cerrelli attacca a testa bassa: «Crotone è isolata dal mondo, è stata abbandonata, e la colpa è dei governi di centrosinistra».
Quindi spazio alle vicissitudini dell’aeroporto, con l’esponente del Pd che annuncia «la disponibilità di Ryanair per attivare un volo verso Orio al Serio» e il dirimpettaio della Lega che accusa il centrosinistra di «narcotizzare i crotonesi con annunci elettorali». E anche ad altri temi caldi: dalla bonifica dei siti industriali inquinati (compreso l’utilizzo futuro di queste aree) ai giudizi contrastanti sulla giunta comunale guidata da Ugo Pugliese e su quella regionale targata Oliverio (Mario).

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