Benedetta sia questa campagna elettorale che consentirà in Calabria, regione da oltre 7 anni in piano di rientro, nonché ultima o penultima fra le regioni italiane per le prestazioni sanitarie, l’assunzione di ben 474 operatori in Sanità. Il decreto 55 del Commissario ad acta, Massimo Scura, pubblicato il 13 febbraio 2018, non lascia adito a dubbi: le 474 assunzioni previste, distribuite tra le Aziende ospedaliere e le Asp di tutta la Regione consentiranno l’assunzione di personale a tempo indeterminato per la riorganizzazione delle reti assistenziali e degli standard quali-quantitativi delle strutture sanitarie dedicate all’assistenza ospedaliera, nonché il rispetto dell’orario di lavoro e della turnistica come previsto dalla 161 del 2014. Il decreto dà mandato ai direttori generali di procedere alla copertura dei posti con contratto di lavoro a tempo indeterminato per ridurre le prestazioni aggiuntive e i contratti di lavoro flessibile e migliorare l’assistenza.
Benedetta ancora una volta questa campagna elettorale perché finalmente sembrano anche essere finiti gli scontri tra la Regione e la struttura commissariale (sperando che non sia una tregua elettorale). Finalmente ciò che ieri non era possibile, cioè assumere personale per garantire i Lea (livelli essenziali di assistenza) oggi lo è. Certo bisognerà vigilare sui vari direttori generali delle Aziende perché applichino regolarmente il decreto senza fare la “cresta” sui numeri, cioè manipolare l’assegnazione delle unità, aumentandole o riducendole, assegnando, magari, a qualche Unità operativa due unità al posto di tre o viceversa. Il decreto a questo punto dovrà essere applicato così com’è, salvo un’ufficiale errata corrige da parte della struttura commissariale che lo ha emanato.
Che questa campagna elettorale sia un ottima opportunità per noi calabresi lo dimostra anche la notizia che l’altro ieri, nel corso della Conferenza delle Regioni che si è tenuta a Roma, alla Calabria sono stati assegnati 24 milioni in più, dal Fondo sanitario nazionale. E questo nonostante la consapevolezza da parte delle altre Regioni, che dalla Calabria c’è, ormai da tempo, un’emigrazione sanitaria in crescita verso le altre regioni del territorio nazionale.
Come operatori sanitari alla fine, per disperazione, siamo grati a questa campagna elettorale che nei fatti si sta dimostrando più munifica della Befana. E questo vale, nonostante il magnifico decreto 55 non precisa il termine entro cui dovranno avvenire queste assunzioni, perché finalmente, comunque, sono state aperte alcune bocchette di ossigeno che allevieranno l’asfissia che esiste in molti reparti che stanno andando avanti grazie solo alla buona volontà degli operatori e ai costosi turni aggiuntivi, gli stessi che la legge 161/2014, cui fa riferimento il decreto 55, ha messo in mora dal 2014.
Ben vengano quindi le campagne anche se nessuna parte politica in campo parla seriamente di programmazione o di interventi mirati a razionalizzare il nostro sgangherato sistema sanitario regionale, noi continueremo a sperare, a questo punto, nel dopo elezioni, che le cose cambino.
*Segretaria aziendale Cgil Medici Azienda Ospedaliera di Cosenza
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